“Tu devi morire stuprata e quel bastardo deve morire di cancro ai testicoli”: è il commento di un no vax apparso poche ore fa sul profilo Instagram di Sara Manfuso, la 34ennecommentatrice tv di Cassino. La sua colpa? Quella di aver presentato l’ultimo libro dell’infettivologo Matteo Bassetti, destinatario del secondo orribile auspicio, insieme al quale, al termine dell’evento, è apparsa in una foto di circostanza.
Tanto è bastato ai fondamentalisti del no secco al vaccino per scatenare le loro invettive contro i due. Matteo Bassetti è direttore della clinica Malattie infettive ‘San Martino’ di Genova, mentre la Manfuso, come detto, è una commentatrice televisiva che nell’occasione ha accolto volentieri l’invito a presentare il libro dell’esperto infettivologo, altro volto ormai noto della tv.
Il no vax: “Devi morire stuprata e lui di cancro ai testicoli”
La Manfuso ha quindi pubblicato sulla sua pagina Instagram lo screenshot di un commento ricevuto da un utente: “Tu devi morire stuprata e quel bastardo deve morire di cancro ai testicoli”, si legge.
Parole orribili, che lei commenta così: “Il bastardo che deve morire di cancro ai testicoli è il professor Matteo Bassetti e mi ha appena comunicato che si è rivolto alla Digos. Quella che deve morire stuprata sono io, che una violenza sessuale l’ho già subita. Nel loro medioevo culturale, la lotta alla scienza dei no vax si intreccia alla violenza contro noi donne”. Insomma, si arricchisce ulteriormente, purtroppo, la lunga antologia di odio web, che intorno alla campagna vaccinale ha raggiunto probabilmente il suo apice, almeno si spera perché peggio di così è difficile da immaginare.
L’autore del commento farebbe parte della galassia No Vax. E sulle sue tracce si trova ora la Polizia Postale.



