Molte donne sono ancora piuttosto restie nel rivolgersi ad un ginecologo e fino a quando non manifestano vere e proprie necessità evitano di programmare una visita. Questo è un comportamento sbagliato, che andrebbe corretto perché rischioso. Fare un controllo periodico è infatti fondamentale, perché sono diverse le patologie intime che non si manifestano con sintomi evidenti ma che risultano comunque pericolose. Molte donne scoprono, proprio grazie alla visita dal ginecologo, di avere malattie o infezioni in atto che se non curate potrebbero portare ad infertilità o evolvere in disturbi più gravi. Anche in assenza di sintomi o di problemi particolari dunque, conviene sempre fare una visita annuale di controllo.
Visita ginecologica: come funziona
Il timore di molte donne nei confronti del ginecologo è in realtà del tutto ingiustificato, perché non c’è assolutamente nulla di cui aver paura durante una visita di controllo! Certo è che la conoscenza aiuta in questi casi, perché spesso ci si fascia la testa proprio perché non si sa come funziona e cosa viene fatto nel corso di un controllo ginecologico. Vediamo dunque brevemente come si svolge una visita di routine.
Generalmente, il professionista fa accomodare la paziente e la invita a togliere la biancheria intima, dunque a stendersi sul lettino. A questo punto, viene chiesto alla donna di posizionare le caviglie sui reggi-gambe (degli appositi sostegni che consentono di mantenere le gambe divaricate e leggermente alzate) e di rilassarsi. Il ginecologo procede con l’ispezione dell’area interna alla vagina, utilizzando anche lo speculum per dilatare la vulva e riuscire a penetrare in profondità. Queste operazioni non sono dolorose, perché viene usato un apposito gel lubrificante. Durante una visita completa, il professionista utilizza anche uno speciale strumento che gli consente di effettuare un’ecografia interna per controllare che l’utero e gli altri organi siano nella norma.
Se necessario, il ginecologo può anche prelevare un campione di tessuto per farlo poi analizzare in laboratorio. In tal caso si avverte un leggero pizzicore, che però non si può dire doloroso quanto piuttosto un po’ fastidioso.
Visita ginecologica: perché è importante e ogni quanto tempo va fatta
La visita ginecologica di controllo è importante per tutte le donne che hanno raggiunto (o superato) l’età fertile. Come abbiamo accennato infatti, permette di verificare che sia tutto a posto e che non vi siano patologie o infezioni in atto. Non è detto infatti che una malattia sia sintomatica: molte donne risultano affette da candida, herpes genitale o peggio ancora patologie veneree come il Papilloma Virus senza esserne consapevoli. Capita infatti che tali disturbi non si manifestino con sintomi evidenti, ma ciò non significa che siano meno pericolosi, anzi. Se non vengono trattati tempestivamente, rischiano di causare danni seri o degenerare in patologie gravi.
Nel corso di una visita ginecologica si possono inoltre chiedere consigli utili sulla propria igiene intima: in molti casi per esempio viene consigliato di utilizzare per qualche giorno la lavanda vaginale Saugella, mentre in altre situazioni vengono prescritte vere e proprie cure specifiche alla paziente.
Generalmente, è consigliabile effettuare almeno una visita di controllo dal ginecologo all’anno, ma questo se non si hanno particolari problematiche. Inoltre, le donne che assumono la pillola anticoncezionale dovrebbero effettuare dei controlli più frequenti soprattutto nei primi periodi di terapia per verificare che il farmaco sia adeguato.
Ricordiamo inoltre che è importantissimo sottoporsi anche allo screening per il Papilloma Virus, mediante il Pap Test che può effettuare il proprio ginecologo di fiducia. Questo è un esame fondamentale per controllare che non vi siano cellule pre-cancerogene nell’utero, causate da questa malattia venerea alquanto diffusa specialmente tra le giovani e giovanissime. Il Pap Test viene effettuato in ambulatorio e non è doloroso.


