La Confraternita dell’Addolorata ha trovato i fondi per i lavori di ristrutturazione della loro Chiesa. È un punto di riferimento non solo dei membri dell’associazione laico-religiosa che organizza le due processioni del Venerdì Santo, ma di tutti i verolani
di Egidio Cerelli
Chiese che cadono a pezzi oppure con muri e pareti che ammuffiscono (Sant’Andrea, San Paolo, Sant’Angelo) per le quali ci sarebbero anche i fondi ecclesiali per i lavori previsti ed una invece che il privato sta cercando di restaurare a proprie spese. E’ questa una bella notizia per la nostra Chiesa dell’Annunziata comunemente chiama Sant’Agostino o dell’Addolorata.
In questi giorni le impalcature della ditta Edil Ma.Ca sono bene in vista perché ha aperto il cantiere dei lavori di ristrutturazione. Essi prevedono interventi sulla facciata ed in parte nella copertura che le intemperie stanno rovinando. E’ la Chiesa tanto amata dai cittadini verolani per le processioni dell’Addolorata che si tengono la mattina e la sera del venerdì Santo. Ed essendo sempre aperta diventa una tappa per entrarvi e rimanere in preghiera davanti alle statue dell’Addolorata e del Cristo Morto.

A tenerla ben pulita sono i soci della Confraternita “Carità, morte e orazione” di Pia unione addolorata che annovera circa settecento iscritti. E sono stati proprio loro, nella fattispecie in primis il direttivo, a prendere l’importante decisione dei lavori da effettuare.
Come si sa l’attività ‘laicale’ della Confraternita propone per raccogliere fondi cene, incontri, lotterie, tombolate, calendari e tutto ciò che può offrire l’opportunità per racimolare appunto fondi da destinare, come nel caso, anche alla ristrutturazione della chiesa stessa, oltre che per opere di beneficenza. Ma per l’occasione ci sono anche i soldi delle quote di iscrizione, quindi anche una sorta di autotassazione mentre qualche socio si è anche offerto nel dare di sua sponte un importante contributo.

A gestire tutta l’operazione come dicevamo è lo stesso direttivo che senza troppi ‘lanci Ansa’ sta lavorando da tempo per realizzare tale progetto di ristrutturazione. Ed infine va sottolineato che la Chiesa, pur essendo proprietà del FEC, è affidata da 101 anni alla cura della Confraternita, i cui membri, fratelli e sorelle, sono stati sempre dei veri attivisti anche religiosi, i quali oltre al direttivo hanno anche un attento sacerdote, don Angelo Oddi, tra l’altro rettore della Basilica dedicata alla Patrona Santa Salome, che da sempre è loro vicino con consigli e persino con proposte concrete. Riteniamo che anche per questo intervento di ristrutturazione non sarà mancata la sua ‘benedizione’- Un vero plauso alla Confraternita ed a quanti hanno collaborato anche per reperire i fondi necessari per l’opera in corso e crediamo che tale gesto dovrebbe essere di sprone per altri ‘attivisti laicali e non’, per programmare interventi alle altre chiese prima che tali importanti e secolari patrimoni vadano in deperimento, dopo l’attuale agonia. Lo diciamo in italiano, visto che spesso il latino non si comprende…a chi capisce poche parole!










