«La Lega esprime pieno sostegno all’appello lanciato da Nicola Ottaviani per l’estensione della Zona Economica Speciale (ZES) unica anche alle province di Latina e Frosinone». A dichiararlo è Andrea Amata, capogruppo del Carroccio in Consiglio Provinciale.
«La Lega è stato il primo partito a sollecitare un intervento del Governo affinché le province di Latina e Frosinone non vengano penalizzate rispetto ai territori limitrofi che già beneficiano delle agevolazioni previste dalla ZES, come incentivi fiscali, semplificazioni burocratiche e strumenti amministrativi per attrarre nuovi investimenti. Le due province, confinanti con aree che ricadono nella ZES, presentano indicatori economici perfettamente compatibili con quelli delle regioni che hanno ottenuto l’accesso alla Zona Economica Speciale».
«Lasciare fuori Latina e Frosinone – evidenzia – significherebbe generare una concorrenza territoriale dopata, con il rischio concreto di una delocalizzazione industriale verso i territori agevolati. Se una zona confinante beneficia della ZES e dei suoi vantaggi fiscali, le imprese delle aree escluse possono essere spinte a spostarsi per sfruttare risparmi sui costi d’investimento, con effetti gravi: fuga di imprese, perdita di posti di lavoro e disinvestimento locale. Le ZLS, se non equiparate alle ZES, non offrono lo stesso livello di incentivo e rischiano di non riuscire a contenere questo fenomeno».
«Chi ritiene che la mancata inclusione possa essere bilanciata con una Zona Logistica Semplificata (ZLS) ignora che non è soltanto una differenza di vocale e consonante: la ZLS rappresenterebbe un semplice palliativo, incapace di garantire le stesse opportunità di sviluppo, competitività e attrattività della ZES».
«Per evitare una lacerazione territoriale tra province confinanti e scongiurare una condizione di progressivo depauperamento economico e sociale, il Governo deve compiere ogni sforzo possibile per includere Frosinone e Latina nella ZES unica. Solo così — conclude Amata — si potrà assicurare una crescita equilibrata, sostenibile e realmente nazionale».


