Un sabato mattina all’insegna della solidarietà sportiva, quello che si è tenuto presso la Casa Circondariale di Frosinone di Via Cerretto, la scorsa settimana. Una rappresentativa di detenuti si è confrontata sul rettangolo di gioco con le Vecchie Glorie del Frosinone Calcio, in un momento di sport e di convivialità.

Un’occasione utile per riflettere sull’importanza di tali iniziative e soprattutto sulla necessità di regalare momenti di condivisione all’insegna di uno sport, il calcio, che da sempre costituisce un prezioso anello di congiunzione ed un pregiato linguaggio universale.
L’evento sportivo è stato promosso dall’Ufficio del Garante dei Diritti dei Detenuti in collaborazione con il Comune di Frosinone, rappresentato dal Delegato allo Sport, Franco Carfagna, e dal Delegato alle Politiche Giovanili, Marco Sordi, in collaborazione con l’ente di promozione sportiva OPES e la struttura dirigenziale dell’Istituto Penitenziario.

All’insegna di un sano agonismo sportivo, si è disputato un simpatico match, finito poi con il risultato di 4-2 per le “Vecchie Glorie del Frosinone” sotto lo sguardo vigile ad attento della Direttrice della struttura penitenziaria, la Dott.ssa Anna Del Villano.
Un’esperienza ricca dal punto di vista umano ed emotivo, che ha regalato non solo momenti di solidarietà e di condivisione, ma che ha consentito ampi spazi di riflessione sulla necessità di riabilitazione dei detenuti all’interno delle strutture di detenzione.

Il calcio come sport, ma soprattutto come linguaggio universale che consente, nei 90 minuti di gara, di livellare tutti i giocatori. Ognuno si sente esattamente identico al compagno di squadra o all’avversario, senza pesi né macigni sulle spalle legati al reato o all’eventuale periodo di detenzione.
“Un anello di congiunzione tra mondi paralleli e tra persone completamente diverse, un’occasione di pura democrazia che abbatte barriere e supera ogni forma di discriminazione”. Questo il messaggio delle Vecchie Glorie del Frosinone Calcio diramato a margine dell’incontro.
Questi i nomi del glorioso passato giallazzurro che hanno aderito all’importante iniziativa di solidarietà: Paolo Santarelli, Maurizio Promutico, Gianni Testa, Fabio Gerli, Tiziano Levanti, Massimo e Luigi Cipriani e Marino Flammini.
Un’iniziativa lodevole che non solo raccoglie importanti consensi dalla società civile tutta, ma che rispecchia lo spirito rieducativo che è alla base della pena detentiva in Italia. Una gara di solidarietà che è soltanto all’inizio. La buona riuscita dell’evento lascia sperare in una preziosa forma di collaborazione per il futuro.


