Nel pomeriggio di martedì 26 agosto, i Carabinieri della Stazione di Sant’Elia Fiumerapido hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di accesso e di dimora nel comune di Sant’Elia Fiumerapido, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 50enne del posto, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori e lesioni personali, commessi nei confronti del padre e del fratello conviventi.
Il provvedimento scaturisce da numerose denunce e querele presentate dai familiari dell’indagato, che, a partire dal 2023, si sarebbe reso protagonista di una lunga serie di condotte persecutorie. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, le vittime sarebbero state costrette a vivere in un clima di costante sopraffazione, caratterizzato da episodi di violenza psicologica e fisica, intimidazioni, comportamenti aggressivi e atti di coercizione.
Particolarmente grave l’episodio avvenuto nel mese di luglio scorso: l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, avrebbe fatto irruzione nell’abitazione del padre, costringendolo ad allontanarsi mediante il lancio di oggetti e urla minacciose. Il genitore, in cerca di riparo, si era rifugiato a casa dell’altro figlio, ma anche lì sarebbe stato raggiunto dall’indagato, che avrebbe reiterato minacce e comportamenti intimidatori, costringendo entrambi ad abbandonare temporaneamente l’abitazione e cercare rifugio altrove.
L’adozione della misura cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria rappresenta un importante strumento di tutela per le vittime e conferma la costante attenzione dell’Arma dei Carabinieri verso il contrasto alla violenza domestica e alla tutela delle persone più vulnerabili.


