Cambio al vertice presso la Questura di Frosinone. Dopo appena un anno di servizio, il questore Pietro Morelli viene sostituito: al suo posto arriva il dottor Stanislao Caruso, un alto funzionario di polizia con incarichi operativi in vari commissariati caldi del Napoletano e con ben 7 anni di servizio prestato presso la Direzione Investigativa Antimafia di Napoli.
Un avvicendamento disposto dal Ministero dell’Interno, che non ha reso note, ad oggi, le motivazioni di tale scelta. Ma che lascia intendere che anche la Ciociaria, dopo i vari episodi di cronaca dell’ultimo anno o poco più (solo a titolo esemplificativo gli omicidi di Frosinone e Alatri, i tanti locali dati alle fiamme tra Frosinone e Cassino oltre all’auto di un magistrato, le sparatorie in strada e contro i locali, come quella ultima di stamattina a Frosinone, il fiorente mercato della droga e i continui reati contro la pubblica amministrazione) abbia bisogno di un questore esperto in materia di criminalità organizzata.
Morelli, che ieri sera ha voluto organizzato una cena di commiato con le personalità del territorio, complice anche la ricorrenza del suo imminente compleanno martedì prossimo, si era insediato nel capoluogo lo scorso 2 settembre, neanche un anno fa. Casertano di Piedimonte Matese e laureato in Giurisprudenza, entrò in polizia nel 1992: i suoi incarichi più importanti, oltre a quello attuale a Frosinone, erano stati quelli di dirigente della Squadra Mobile di Napoli e Bologna.
Caruso, invece, che si insedierà già da lunedì prossimo, primo settembre, è stato promosso Questore appena un anno fa, a settembre 2024, proprio nei giorni in cui Morelli prendeva servizio nel capoluogo e pochi giorni prima della promozione, sempre a questore, di Stefania Marrazzo, storica e stimatissima capo di gabinetto della Questura di Frosinone (LEGGI QUI).
Il dottor Caruso, 57enne di origini calabresi, ha prestato servizio in diverse questure e commissariati, lavorando attivamente nel contrasto alla criminalità organizzata in varie località, dimostrando sempre competenza e impegno.
Oltre all’attività in vari commissariati caldi del Napoletano, vanta anche ben 8 anni di servizio, dal 2001 al 2009, presso il centro operativo Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, di Napoli. Ma ha guidato anche il Commissariato di Polizia di Cervinara (Avellino) dove mise a segno una brillante operazione che portò allo smantellamento di una pericolosa organizzazione a delinque attiva sul territorio con svariati arresti.
Diversi gli incarichi di rilievo da ricordare. Nel 2012, ad esempio, venne trasferito dal commissariato di Montecalvario (Napoli) perché c’era bisogno di un funzionario integerrimo presso la Questura di Bologna, dopo la ‘bufera’ e l’ispezione ministeriale seguite agli arresti di quattro agenti accusati a vario titolo di rapine e violenze nei confronti di immigrati. Una brutta pagina di cronaca per la Polizia di Stato che andava accantonata grazie all’intervento esperto di un poliziotto d’acciaio che coordinasse al meglio la Squadra Volante, che il questore di Bologna volle integrare con 5 funzionari (prima erano 3) a coordinare i tanti uomini, tutti sotto gli ordini diretti di Caruso, che in poco tempo riuscì a recuperare il rapporto di vicinanza con i cittadini, puntando su professionalità e gioco di squadra.
Dal 2015, invece, ha preso la guida della Divisione di Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Vibo Valentia. Nel 2018, poi, prende il comando della Divisione Anticrimine della Questura di Benevento.
Dopo essere stato a capo iel centrale commissariato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), la significativa promozione a Questore gli arriva nel 2024, mentre si trova a dirigere il Commissariato ‘San Ferdinando’ di Napoli, altra zona calda dove ha dovuto profondere impegno ottenendo anche lì, anche grazie alla sua trentennale esperienza, brillanti risultati operativi.


