Finalmente la cittadinanza ha di nuovo la possibilità di raggiungere il sito web del Comune di Frosinone, che è stato aggiornato con delle novità. Mesi e mesi di lavoro (e di ritardi), centinaia di migliaia d’euro di denaro pubblico speso e ben tre giorni con il portale offline a causa di una migrazione. Che solitamente, con appalti da poche centinaia di euro, viene fatta in 2-3 ore al massimo e di notte, proprio per evitare i disagi all’utenza. Nel capoluogo così non è stato, perché a noi frusinati piace sempre farci riconoscere…
E così, dopo un maxi appalto affidato ad una società non di Frosinone, scelta in base a non si sa bene quali criteri, è partito il lavoro di rifacimento del sito web, che oggi ha una nuova veste grafica e dei servizi in più. Almeno sulla carta. Ora naturalmente andrà testato per vedere l’usabilità dello stesso. Intanto stasera è stato inaugurato ‘in pompa magna’ alla presenza del sindaco Mastrangeli, dell’assessore al ramo Laura Vicano, dell’ex consigliere comunale Mauro Vicano (padre di quest’ultima), della funzionaria del settore Valentina Tagliaferri e di altri rappresentanti della Giunta e del Consiglio.
La prima cosa che balza all’occhio, oltre al costo proibitivo e al misterioso affidamento dell’incarico, sono sicuramente le tante pagine che non si aprono (danno il famoso errore 404), dunque url non trovati proprio perché magari durante la migrazione non sono stati ben convertiti: la cosa più brutta è che tutte queste pagine sono ben indicizzate da Google e compaiono ai primi risultati di ricerca, dunque si rischia ora, se il problema non verrà risolto alla svelta, che un’utenza poco esperta non riesca ad accedere al sito del Comune. In pratica, cercando di migliorare qualcosa, si è finito, ad oggi, per peggiorare le cose. Spendendo anche parecchi soldini.
Vogliamo parlare, poi, del fatto che un sito rilasciato nel 2025 non abbia neanche mezzo applicativo per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, che oggi si trova ormai ovunque? Già vecchio appena nato.
E poi, ci si è tanto vantati di un’accessibilità migliorata, anche per persone con disabilità, ma noi non troviamo a portata di mano neanche una misera lente per ingrandire semplicemente il testo, in modo da aiutare i fruitori con problemi visivi.
Per quanto riguarda la sicurezza del sito e la possibilità di attacchi hacker, visto che come sistema di gestione dei contenuti è stato usato WordPress, dunque molto fallace da questo punto di vista, nei prossimi mesi ci accorgeremo se sono state adottate tutte le misure di sicurezza per evitare che il sito venga ‘buttato giù’, come si dice in gergo.
Testeremo anche i vari nuovi servizi per capire se realmente funzioneranno, come le segnalazioni di problematiche che sarebbe possibile fare tramite il sito oppure l’ottenimento di servizi direttamente da Pc, con lo spid, senza dover raggiungere fisicamente gli uffici. Staremo a vedere cosa accadrà, in attesa che i tecnici intanto sistemino alla svelta i già tanti problemi finora segnalati e la parte politica faccia chiarezza sulle modalità utilizzate per appaltare questo incarico.