I recenti e drammatici episodi di cronaca legati a interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato, incurante delle gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione medico-professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, fanno da sfondo alla campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, condotta dai Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute e finalizzata alla verifica della corretta erogazione delle prestazioni di medicina estetica.
I controlli, avviati sin dall’inizio dell’anno e intensificati nel corso del mese di maggio, sono stati indirizzati a verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.
1.160 i controlli effettuati, tra centri estetici e studi medici estetici, che hanno permesso di rilevare 132 obiettivi non conformi con conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria di 104 titolari/operatori.
Anche nella provincia frusinate l’attività ispettiva ha portato alla luce numerose irregolarità: 11 non conformità sono state infatti riscontrate in 10 strutture. Particolarmente rilevanti i casi di Cassino e Frosinone, dove le titolari di due centri estetici sono state denunciate per violazioni simili: la prima per non aver dotato i dipendenti dei presidi di primo soccorso e per l’assenza di un impianto antincendio, la seconda per omessa manutenzione del sistema antincendio, violazioni che mettono in pericolo sia i lavoratori sia i clienti.
L’operazione rientra in un più ampio piano di prevenzione e repressione delle irregolarità nel settore estetico, volto a garantire il rispetto delle norme di igiene, sicurezza e tutela della salute pubblica.


