Con voto pressochè unanime il maestro Mauro Gizzi è stato confermato, per il prossimo triennio, alla Direzione del Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone.
Lo hanno votato i docenti del prestigioso istituto musicale con questi risultati: 118 favorevoli; 2 schede bianche, 6 nulle. Un successo senza precedenti. “Evidentemente – scherza il direttore Gizzi – non ho lasciato spazi ad eventuali candidature alternative”.
Il maestro Gizzi, 61 anni di Ceccano, guiderà sino al 2028 una delle istituzioni musicali più importanti in campo nazionale. Incarico che corona una eccellente e lunga carriera: allievo di Giuseppe Agostini, organista, direttore del Concentus Musicus Fabraternus Josquin Des Pres, delle orchestre Frescobaldi e Francesco Alviti, di innumerevoli concerti al Festival di Casamari, a Parigi, Berlino, Amburgo, Praga, Vienna, Budapest, Avignone, Bruges, Milano, Roma e protagonista di numerose collaborazioni ad altissimo livello.
“Ringrazio tutto il corpo docente – le prime parole del Direttore dopo l’elezione – per la stima espressa nei miei confronti. Chiederò la collaborazione di tutti perché solo così si possono risolvere i problemi del Conservatorio». E di cose da fare ce ne sono ancora tante.
“Il primo obiettivo è la creazione di una orchestra stabile: ossia 40 musicisti assunti a tempo pieno per diffondere la musica in tutto il Basso Lazio. E non è un sogno: basterebbe un contributo di 5mila euro all’anno, dai 91 Comuni della Provincia, e si avrebbe un plafond di oltre 450 mila euro. Basti riflettere che ogni Comune spende risorse importanti per i vari concerti del Santo Patrono così come per le sagre più disparate. Ebbene, una Orchestra stabile offrirebbe spettacoli musicali di grande livello, ben al di sopra di quanto si sente, ora, sulle varie piazze”.
Il pensiero va poi alla grande incompiuta: era il settembre del 2011 quando l’allora sindaco di Frosinone, Michele Marini, invitò Gigi Proietti a Frosinone. Fu presentato il Nuovo Teatro che doveva sorgere, accanto al Conservatorio per creare un nuovo Polo Culturale per il territorio. L’arch. Alfredo Amati, che firmò il progetto esecutivo, disse: “Siamo fieri di poter contribuire alla realizzazione di questo complesso che integra funzioni primarie a carattere pubblico con attività private”. Gigi Proietti spese parole di grande apprezzamento verso la Ciociaria. “Ma di quel teatro -aggiunge ora il Maestro Gizzi – non c’è nemmeno l’ombra. Mentre invece oggi abbiamo grande bisogno di un Teatro, visto che il Vittoria è troppo piccolo e di difficile accesso, nel cuore del centro storico di Frosinone”.
Gizzi non fa sconti a nessuno, mettendoci sempre la faccia contro l’inerzia (e, spesso, le false promesse) degli amministratori. “Intanto sono orgoglioso di dare una bella notizia: grazie al lavoro della nostra struttura siamo riusciti ad avere un finanziamento di 5 milioni e 100 mila euro per l’ampliamento e l’efficientamento energetico del Conservatorio. In pratica, non solo ingrandiremo gli spazi ma, attraverso i pannelli solari, renderemo questa struttura energicamente autonoma”.
Ma il primo pensiero va agli studenti e alla didattica. Tre anni fa, quando fu eletto per la prima volta alla guida del Conservatorio, le iscrizioni erano in calo. Un trend che nel giro di pochi mesi è stato invertito. Se nel 2022 non si arrivava al tetto di 500 iscritti, oggi il Conservatorio di Frosinone conta oltre 700 studenti e, proprio in questi giorni, sono giunte 480 domande di ammissione. Un andamento in controtendenza rispetto allo sviluppo della cultura musicale in Italia (e alle iscrizioni negli altri Conservatori della Penisola).
“Questo perché – osserva il Direttore Gizzi – abbiamo raggiunto alti livelli di preparazione grazie ad un corpo docente di primissimo livello. Così, dal jazz alla classica, vantiamo maestri di spessore nazionale ed europeo”.


