venerdì 13 Giugno 2025
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Frosinone – Stadio del Nuoto, l’Anticorruzione conferma: le spese del tetto andavano pagate dal gestore

La vicenda finita nuovamente in Consiglio comunale tramite l'intervento del consigliere di opposizione Angelo Pizzutelli. Il dirigente Viscogliosi rassicura: si procederà ad addebitare i costi già sostenuti dal Comune al concessionario. Intanto si sollecita il nuovo bando: se non si fa presto, l'impianto potrebbe chiudere. Anche perché stavolta non sono ammesse proroghe...

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Lo avevamo scritto lo scorso 10 aprile (LEGGI: Stadio del Nuoto, il gestore dovrà tirar fuori i 40mila euro spesi dal Comune per la riparazione del tetto) ma tra le reazioni all’articolo condiviso sulle pagine social del nostro giornale trovammo le risate e i commenti stupidi e strafottenti degli attuali gestori della piscina comunale (FOTO SOTTO), che invece di prendere seriamente la notizia decisero di pubblicare la foto di una scatola di Maalox. Ora, però, probabilmente il signor Mirko Spaziani, quelle pasticche di Maalox dovrebbe anche assumerle oltre che postarle sui social, dato che dovrà tirar fuori insieme ai suoi soci quasi 40mila euro: anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione, infatti, al termine delle verifiche eseguite, ha trovato irregolare il fatto che il Comune abbia pagato di tasca propria (anzi con i soldi dei cittadini) i lavori di sistemazione del tetto, che invece da capitolato competevano, come spiegato dalla stessa Anac, al concessionario.

Il concetto è stato ribadito anche in Consiglio comunale, nell’ultimo Question Time di mercoledì sera, quando, interrogato dal consigliere di minoranza Angelo Pizzutelli, in assenza dell’assessore Retrosi il dirigente Viscogliosi ha ribadito che si procederà ad addebitare i costi alla società.

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Dunque pensino, gli attuali gestori dell’impianto, a ridare velocemente i soldi indietro al Comune. Denaro pubblico di cui, tra l’altro, non avrebbero mai dovuto approfittare se avessero voluto mostrare un pizzico di onestà, visto che è impossibile che non fossero a conoscenza del capitolato, avendo partecipato al bando di gara.

Invece di sghignazzare sui social, si occupino anche, sempre gli attuali gestori, di mantenere alti gli standard della struttura, che ricordiamo essere comunale e non loro, visto che sono diverse le segnalazioni giunte in questi pochi mesi presso la nostra redazione, da parte di utenti che lamentavano, tra le altre cose, acqua più torbida oppure molta più umidità negli ambienti: sappiamo bene che diminuire la potenza delle pompe di filtraggio oppure degli impianti che deumidificano l’aria equivale ad un risparmio economico, ma determinati standard vanno rispettati, un po’ come ha sempre fatto la Federazione Italiana Nuoto nel corso dei tanti anni di gestione, e se ciò non è alla loro portata, allora potevano pensarci prima di prendere in concessione tale impianto.

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Oltre alla faccenda tetto, ce n’è un’altra che diventa sempre più incombente e che scrivemmo lo scorso 18 aprile (LEGGI: Stadio del Nuoto: chiarito il mistero del doppio capitolato, ora tarda la nuova gara. Dopo l’estate concreto pericolo chiusura) senza avere alcuna risposta in merito. La questione è stata sollevata anche dal consigliere di opposizione Angelo Pizzutelli, sempre nell’ultimo Question Time di mercoledì sera, durante il quale ha sollecitato l’Amministrazione a procedere alla predisposizione di un nuovo bando, onde evitare rischi di chiusura oppure proroghe che, al contrario, qualora si agisse per tempo, non occorrerebbero.

Una situazione che il Comune non dovrebbe perdere di vista, come già fatto negli scorsi anni, quella della predisposizione di un nuovo bando per l’affidamento, questa volta pluriennale, dell’impianto. Un bando europeo che dovrà, in quanto tale, essere redatto in maniera molto più puntigliosa e precisa del precedente, oltre ad avere delle tempistiche più lunghe di pubblicazione.

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In pratica, essendo arrivati quasi a giugno, e considerando che ci sono anche le vacanze estive di mezzo, con molta probabilità si è già in ritardo per la predisposizione di tale bando di gara, visto che mancano una manciata di mesi alla scadenza dell’attuale gestione, fissata per fine ottobre. Come mai non si inizia già a lavorare per la realizzazione di tale bando?

È chiaro che è impossibile pensare di dare una proroga agli attuali gestori, visto che già rimangono ‘in sella’ per miracolo: come spiegato nell’ultimo atto del nuovo dirigente comunale, infatti, l’ente ha deciso di non annullare il ‘bando della discordia’ in particolar modo per salvaguardare gli interessi dei cittadini ed evitare la chiusura della piscina e non certo perché non ci fossero dubbi sulla poca limpidezza delle procedure.

È palese, quindi, che la proroga sarebbe un vero azzardo e motivo di fortissime critiche, se non di atti politici e giudiziari fortemente contrari all’attuale Amministrazione. Ma perché parlare di questo se si possono fare le cose per tempo e iniziare ora le procedure per il bando? Evitando quindi di dover solamente pensare a proroghe fuori luogo (come tra l’altro già accaduto negli anni passati), ma anche alla chiusura della struttura per settimane o mesi, qualora non si riuscisse in tempo utile ad espletare le pratiche burocratiche.

Ci si attivi subito, allora, per evitare tutto questo e fare le cose ‘alla dritta’. Come è giusto che sia verso la propria cittadinanza.

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