lunedì 27 Ottobre 2025
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Stadio del Nuoto: chiarito il mistero del doppio capitolato, ora tarda la nuova gara. Dopo l’estate concreto pericolo chiusura

Mentre il Comune chiede pareri legali sulla competenza delle spese sostenute finora e le altre società in graduatoria valutano se intervenire legalmente per la richiesta di revoca della concessione (come previsto dal capitolato), il tempo scorre e non si pensa ancora alla predisposizione del nuovo bando europeo per l'affidamento pluriennale

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Mesi e mesi di tempo per chiarire il mistero del doppio capitolato (uno in possesso della Provincia e uno del Comune ma differenti) relativamente alla gara d’appalto espletata per dare in gestione lo Stadio del Nuoto. Ora, finalmente, la scorsa settimana, dopo varie proroghe, il nuovo dirigente del Comune ha sciolto il nodo, spiegando che il capitolato valido è quello della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Frosinone. Che prevede che i lavori di straordinaria manutenzione siano a carico del gestore e non del Comune, che invece in questo tempo di incertezza si è comunque adoperato a farli, spendendo ad esempio circa 40mila euro della collettività nell’attesa che si venisse a capo di questa situazione.

Nonostante ciò, parrebbe che non ci sia ancora certezza assoluta sul fatto che questa somma debba essere restituita all’ente dalla società che avrebbe dovuto ottemperare a tale compito, in questo caso specifico la manutenzione straordinaria del tetto. Tanto meno sul fatto che il Comune debba revocare la gestione per violazione dell’articolo 33 del capitolato, proprio a causa del mancato intervento, in tempi utili, del concessionario, facendo così scorrere la graduatoria e dando spazio ad altre società.

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Su tutti questi punti sembrerebbe che sia in corso, da parte del Comune, un approfondimento, con la richiesta di pareri legali. Naturalmente spetterà anche alle società in graduatoria doversi difendere da eventuali interpretazioni dell’ente proprietario dell’impianto favorevoli all’attuale gestore, dimostrando che quel capitolato, nei giorni scorsi ‘ufficializzato’ dal Comune, debba essere seguito pedissequamente, dunque senza bisogno di alcuna interpretazione o aggiunta, visto che gli articoli sembrano abbastanza chiari. Forse un po’ meno gli ultimi provvedimenti dirigenziali, che in alcuni punti vanno in contraddizione. Ma attenderemo per sottolineare tali incongruenze, dando tempo a chi di competenza di procedere alle opportune verifiche e valutazioni.

Al di là di questa vicenda, molto intricata in ogni suo punto e perciò decisamente interessante da seguire per poter arrivare a sbrogliare la matassa e giungere ad una verità definitiva, ce n’è un’altra che il Comune non dovrebbe perdere di vista, come già fatto negli scorsi anni. Ed è quella della predisposizione di un nuovo bando per l’affidamento, questa volta pluriennale, dell’impianto. Un bando europeo che dovrà, in quanto tale, essere redatto in maniera molto più puntigliosa e precisa del precedente, oltre ad avere delle tempistiche più lunghe di pubblicazione.

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In pratica, essendo arrivati ormai a maggio (tolte festività e ponti) e considerando che ci sono anche le vacanze estive di mezzo, con molta probabilità si è già in ritardo per la predisposizione di tale bando di gara, visto che mancano una manciata di mesi alla scadenza dell’attuale gestione, fissata per fine ottobre. Come mai non si inizia già a lavorare per la realizzazione di tale bando?

È chiaro che è impossibile pensare di dare una proroga agli attuali gestori, visto che già rimangono ‘in sella’ per miracolo: come spiegato nell’ultimo atto del nuovo dirigente comunale, infatti, l’ente ha deciso di non annullare il ‘bando della discordia’ in particolar modo per salvaguardare gli interessi dei cittadini ed evitare la chiusura della piscina e non certo perché non ci fossero dubbi sulla poca limpidezza delle procedure.

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È palese, quindi, che la proroga sarebbe un vero azzardo e motivo di fortissime critiche, se non di atti giudiziari. Ma perché parlare di questo se si possono fare le cose per tempo e iniziare ora le procedure per il bando? Evitando quindi di dover solamente pensare a proroghe fuori luogo (come tra l’altro già accaduto negli anni passati), ma anche alla chiusura della struttura per settimane o mesi, qualora non si riuscisse in tempo utile ad espletare le pratiche burocratiche.

Ci si attivi subito, allora, per evitare tutto questo e fare le cose ‘alla dritta’. Come è giusto che sia verso la propria cittadinanza.

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