Era nell’aria già da parecchi mesi, e già una volta era riuscito a ‘salvarsi’ per il rotto della cuffia. Ieri sera, però, per il sindaco di Boville Ernica Enzo Perciballi e la sua amministrazione è stata scritta la parola fine. “Uno stile amministrativo autoritario, accentrando il potere decisionale ed emarginando assessori e consiglieri comunali”. Con queste motivazioni otto consiglieri comunali hanno presentato mozione di sfiducia al primo cittadino, approvata a maggioranza e con l’astensione degli altri colleghi in Consiglio.
A firmare l’atto che ha decretato ufficialmente la fine del governo Perciballi sono stati: Stefania e Angela Venditti, Luana Zili, Anna Verrelli e Martina Bocconi, oltre che Benvenuto Fabrizi, Mino Sordilli e Domenico Di Cosimo. A loro dire, l’ormai ex sindaco avrebbe disatteso gli accordi che l’11 giugno dello scorso anno gli avevano permesso di scongiurare la fine che già all’epoca la maggioranza del Consiglio era pronta a sottoscrivere ma che poi, con un accordo in extremis, era rientrata.
“Sono state adottate delle scelte amministrative discutibili, si veda come ultimo esempio la questione della responsabilità dell’Ufficio Amministrativo e Finanziario, posto vacante ormai da tempo” si legge anche sull’atto che ha portato alla sfiducia di Perciballi. I firmatari, infatti, avevano proposto di assegnare le competenze a un dipendente dell’ente, ma non ci sarebbe stato niente da fare. Solo la punta dell’iceberg, a quanto pare, visto che, stando a quanto contestato all’interno della mozione, il sindaco era solito conferire incarichi a figure esterne anziché valorizzare le risorse interne: dunque un’abitudine e non un caso sporadico.
Ora per il paese ci sarà una fase commissariale, che potrebbe durare circa un anno. A meno che non si decida di tornare al voto già in autunno.


