È di Cassino il comandante del primo nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto che ieri ha salvato la vita al fotoreporter Massimo Sestini. Si chiama Giuseppe Simeone e quello che ha compiuto è stato un vero salvataggio miracoloso salito alla ribalta dei media nazionali.
Il fotoreporter stava effettuando un’immersione sotto il ghiaccio del lago di Lavarone insieme ai sommozzatori del primo nucleo Sub di San Benedetto che erano in addestramento, quando ha vissuto un’esperienza al limite. “Mi si è bloccata la glottide – ha raccontato – ero convinto che il mio erogatore fosse rotto. Ho provato ad usare quello secondario, ma per me non funzionava. Ho chiesto a gesti un altro erogatore, ma nulla. Non capivo cosa stesse accadendo”.
Grazie alla prontezza dei sommozzatori l’uomo è stato riportato in superficie in pochi istanti. Fondamentale è risultato, come detto, l’intervento di Simeone, che ha immediatamente praticato un doppio massaggio cardiaco. “Mi hanno disteso sul ghiaccio – ricorda il fotoreporter – sputavo acqua e sangue. La mia fortuna è stata che Giuseppe Simeone si era brevettato istruttore di salvataggio appena venti giorni prima”, ha raccontato al Corriere della Sera.
Il comandante Simeone ha alle spalle numerose missioni con la Guardia Costiera, soprattutto a Lampedusa, dove è impegnato nei salvataggi in mare. “Per loro è un onore anche solo recuperare un cadavere e poterlo riportare ai suoi cari”, ha sottolineato Sestini, rendendo omaggio al lavoro dei sommozzatori.