domenica 26 Ottobre 2025
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Mastrangeli e la strategia… dell’immobilismo: la grande cupidigia di ex pretoriani e alleati tiene a galla il sindaco ‘a tempo indeterminato’

Come nel fenomeno della tanatosi, il primo cittadino… si finge morto. Mentre i troppi 'pretendenti al trono', non riuscendo a trovare un accordo, si frammentano e si scannano tra loro. Minoranza ancora impalpabile

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Si chiama tanatosi. È il tipico fenomeno che porta vertebrati e invertebrati, ogni volta che si sentono minacciati e la loro vita è in imminente pericolo, a fingersi morti. Alcuni si immobilizzano per diversi minuti, altri simulano la morte mettendosi sdraiati pancia in su, con occhi chiusi e addirittura con la lingua a penzoloni. Il caso più lampante di simili atteggiamenti lo si ha nel mondo animale. Ma siamo nel mondo degli umani, in particolare in quello della politica. E, a quanto pare, anche in questo contesto c’è chi prende in prestito simili tattiche per salvarsi dagli attacchi.

Ecco perché l’immobile Mastrangeli con molta probabilità rimarrà… in sella. E non perché stia portando avanti chissà quale strategia politica, studiata a tavolino nei minimi particolari, oppure perché abbia fatto chissà che tipo di accordo o patto d’acciaio. No. Al contrario. Da settimane, ormai, non si muove di un passo. Sta ben fermo, saldo nella sua posizione. Ed è anche molto attento affinché non si possa pensare, figurarsi dire, che stia per fare qualche mossa. È politicamente immobile e continua con convinzione a volerlo essere, svolgendo solo il ruolo di ‘amministratore delegato’ della città capoluogo, seguendo i punti del programma presentato alla cittadinanza in campagna elettorale. Cercando, nel frattempo, di non attirare troppe attenzioni politiche, anche a costo di farsi scorrere addosso, se necessario, pesanti e continui attacchi provenienti da più fronti.

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Dall’altra parte ci sono i componenti della sua maggioranza, quelli che, a parte pochi, continuano a tirarlo per la giacchetta con infinite richieste, di ogni tipo, provenienti dai partiti ma anche da civiche e consiglieri ‘sciolti’. Richieste sempre più frettolose, vista la possibilità di poter ‘andare a sbattere’ nel breve periodo.

Tutti sanno che, con i noti problemi di numeri del sindaco e il Consiglio sul bilancio che si avvicina a grandi passi, l’Amministrazione rischia di cadere rovinosamente, generando una dura sconfitta per il Centrodestra oltre che per la città stessa, vista la mole di cantieri aperti, che si bloccherebbero irrimediabilmente, e molti dei quali non vedrebbero più la fine, visto che sono stati aperti con i soldi provenienti dall’Europa ed hanno dunque tempi limite da rispettare onde evitare di perdere le economie.

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In questo contesto si posizionano i vari gruppi e gruppetti. Tutti pretoriani o ex pretoriani di un imperatore incapace di reagire e, dunque, lasciato ormai in balia del suo destino. Tutti, a prescindere dalla grandezza in termini di partecipanti o di voti, con smisurate ambizioni.

FDI E LE TROPPE CORRENTI

Partendo da Fratelli D’Italia, che ad oggi è la brigata più numerosa oltre che in crescita. Uno dei partiti che, a livello locale, ha più correnti e spaccature di tutti. Avevamo già scritto, nei mesi scorsi, che la consigliera regionale Alessia Savo (nella foto sotto) stava… studiando da sindaco, cercando di crearsi una squadra d’appoggio. E lo confermiamo oggi.

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Ma non è l’unica meloniana che ambirebbe alla poltrona di primo cittadino del capoluogo. Tra questi c’è sicuramente Fabio Tagliaferri (nella foto sotto), presidente di Ales Spa, società in house del Ministero della Cultura, sul quale sono piovute pesanti critiche a livello nazionale dopo la sua nomina politica. Ex vicesindaco e assessore comunale di Frosinone, oltre che coordinatore cittadino Fdi, non è un mistero, per chi lo conosce anche solamente un pizzico, la sua ambizione di indossare la fascia nella sua città. Soprattutto ora, dopo essere arrivato così in alto, ma pur sempre con un incarico a termine, che si dice non sarà assolutamente rinnovato, viste le pesanti critiche che hanno travolto lui e Arianna Meloni, che da anni si mormora essere sua amica intima. Quindi, a maggior ragione in questo momento, il paracadute da sindaco non sarebbe male, visto che da così in alto una caduta nel niente sarebbe rovinosa.

fabio tagliaferri frosinone

Poi c’è Aldo Mattia, che storicamente si muove più nell’ombra, ma che ha dato un segno tangibile della sua presenza politica sul capoluogo pochi mesi fa, in occasione del tesseramento del partito. Impegnandosi anche grazie ad accordi trasversali al limite del lecito (politicamente) pur di mostrare i muscoli con un gran numero di tessere a lui riconducibili, in particolare in occasione del congresso che porterà a una nuova governance del circolo cittadino, che avrà sicuramente una forte influenza nella scelta del ‘cavallo’ sul quale puntare per il dopo Mastrangeli, ma che dovrà comunque essere concordata con il leader provinciale, l’onorevole Massimo Ruspandini, che ad oggi non avrebbe un’idea chiara e decisa sulla strada da prendere.

PICCOLI MA AMBIZIOSI

Oltre ai ‘big’ c’è anche il gruppetto ristretto dei ‘malpancisti’ della prima ora, sicuramente più piccolo in termini numerici ma con ambizioni… da grandi. Non è un mistero che il ‘capo spirituale’ dei dissidenti, Anselmo Pizzutelli, non disdegnerebbe una candidatura, ben sapendo che sarebbe un’operazione a perdere, ma grazie alla quale potrebbe crescere ancora politicamente. E i suoi fedelissimi Giovanni Bortone e Maria Antonietta Mirabella non avrebbero sicuramente problemi ad appoggiarlo.

Nel frattempo Pizzutelli, che lavora in quest’ottica, non disdegna neanche il colloquio con altre realtà, in particolare con Forza Italia e Fratelli d’Italia oltre che con il presidente del Consiglio Massimiliano Tagliaferri, cercando di capire se possano esserci margini per eventuali accordi che possano andare a rafforzare la ‘sua’ compagine.

FUTURA PUNTA SUL DISSENSO

E ancora: c’è il gruppo FutuRa, del quale fanno parte i consiglieri Teresa Petricca, Giovambattista Martino e Francesco Pallone, che hanno come punto di forza la loro vicinanza alle tematiche ambientali. I due medici Petricca e Martino hanno puntato sul… voto di dissenso. Prima tra i cittadini ed ora anche nel mondo della politica, affinché la loro squadra possa crescere. E infatti ai due si è ben presto unito l’ex delegato allo Sport Pallone e l’ex assessore all’Innovazione Alessandra Sardellitti, nella quale molti individuano il mentore politico del gruppo, avendo sicuramente più esperienza nel campo dati i suoi trascorsi. Nelle ultime settimane allo schieramento si sono uniti anche l’ex assessore alla Polizia locale Maria Rosaria Rotondi e Annarita Alviani, prima dei non eletti nella lista Mastrangeli.

Un raggruppamento, quello così composto ad oggi, che alle ultime elezioni ha espresso un totale di oltre mille voti, sommando le preferenze dei singoli che però, alle scorse elezioni, si trovavano in schieramenti e coalizioni differenti. Dunque non è matematico che se si riandasse al voto oggi con questa formazione possano prendere gli stessi voti, ma è comunque un dato indicativo che dà il polso della situazione e fa capire che, con grande probabilità, il gruppo abbia intenzione di voler esprimere un proprio candidato a sindaco quando si tornerà alle urne. Probabilmente la stessa Sardellitti, a quanto si mormora.

L’ESALTAZIONE DI MAX

Poi c’è chi, nelle ultime settimane, sta facendo un gran trambusto, ponendosi come l’unica alternativa possibile, agli occhi del sindaco, per il salvataggio dell’Amministrazione. Colui che, però, atteggiandosi a ‘salvatore della patria’, è quello che, di fatto, sta mettendo più di altri in difficoltà numerica il sindaco. Non perché più bravo di altri nel gioco degli scacchi, ma semplicemente perché ha deciso di fare le sue rimostranze politiche nel momento in cui Mastrangeli si trovava in maggiore difficoltà numerica. Sarà un caso? Stiamo parlando del presidente del Consiglio comunale, l’imprenditore alatrense Massimiliano Tagliaferri (nella foto sotto), un vero e proprio ‘avvoltoio politico’ a quanto pare, che a dicembre scorso ha deciso di mettere il sindaco di fronte ad un ultimatum, dato sui giornali: o l’azzeramento della Giunta oppure le sue dimissioni. Aut aut al quale l’immobile Mastrangeli non ha ceduto e non cede ormai da quasi due mesi, ma che, nonostante ciò, non ha provocato le dimissioni promesse da Tagliaferri, che già solo per questo ha dimostrato la sua poca serietà.

Massimiliano Tagliaferri Max Frosinone

Max si sentirebbe in grado, a suo dire, di recuperare gran parte degli 8 dissidenti sparsi tra Forza Italia, FutuRa e ex lista Mastrangeli, e così facendo potrebbe diventare una sorta di leader degli (a quel punto) ex rivoluzionari, preparandosi, di fatto, a capeggiare una lista da candidato sindaco.

IL RITORNO DELLO ZAR

Tra le tante ipotesi che in queste ore si fanno ci sarebbe anche quella, paventata, del ‘fuoco amico’ dell’ex sindaco Nicola Ottaviani (nella foto sotto), che starebbe finendo la pazienza verso il suo successore, come dimostrato con l’intervento a gamba tesa sulla questione del caos allo Scalo, scavalcando in quell’occasione il primo cittadino. Un segnale non di certo passato inosservato, che molti leggono come un possibile imminente ritorno dello ‘zar’, che potrebbe decidere di distruggere per poi ricostruire: dunque finire di affondare l’attuale Amministrazione per poi ripresentarsi alle elezioni con il gruppo della Lega e della sua omonima lista insieme ai suoi storici fedelissimi. Un’operazione, questa, che, qualora dovesse scattare, potrebbe non poter attendere troppo tempo, onde evitare di perdere ulteriori consensi, visto che la figura di Mastrangeli è legata a doppio filo, per ovvi motivi, a quella dell’onorevole deputato leghista.

Ma girano anche voci dell’ultimo minuto totalmente opposte: di un possibile accordo segreto siglato dallo zar nelle ultime 72 ore. Una sorta di ‘patto d’acciaio’ con Fdi e parte dell’opposizione, per mettere numericamente in sicurezza il primo cittadino fino alla ‘fine dei suoi giorni’. Vedremo…

IL SOLITO… SOLIDO SCACCIA

Per ultimo, ma non certo per importanza e ‘potenza di fuoco’, c’è il gruppo del vicesindaco Antonio Scaccia, la Lista per Frosinone, che insieme a Fratelli d’Italia è il più numeroso. Oltre che uno dei più votati, con circa 2mila preferenze conquistate prima ancora dei due anni e mezzo da vice di Mastrangeli. Senza dimenticare i 3.600 voti conquistati dalla compagna Francesca Chiappini (anche lei appartenente alla lista) alle scorse Regionali. Una candidatura fatta all’ultimo momento per ‘dare una mano’, che però ha sfiorato la riuscita, essendosi classificata seconda, a livello provinciale, nella lista del Carroccio: davanti a lei solamente l’attuale assessore regionale Pasquale Ciacciarelli.

Scaccia, da poco passato con il movimento ‘Noi con Vannacci’, all’interno del quale è stato anche nominato coordinatore regionale, potrebbe naturalmente decidere di ‘mettere a sistema’ quel gran numero di preferenze elettorali candidandosi in prima persona. D’altronde, se l’hanno fatto e lo faranno persone che non si avvicinano neanche lontanamente a questi numeri, perché non potrebbe farlo lui?

IL CANNIBALE ALLA FINESTRA

Per quanto riguarda l’opposizione, invece, basse sono le ambizioni individualiste che vengono fuori ad oggi. L’unico nome che si è fatto nel mondo del Centrosinistra in quest’ultimo periodo è stato quello di Francesco De Angelis (nella foto sotto), ex potentissimo presidente del Consorzio Industriale del Lazio, che già da un po’, si dice, stia alla finestra in attesa di una possibile caduta dell’attuale Amministrazione per approfittarne, prima che il suo nome e la sua potenza politica possano cadere definitivamente in sciagura a causa del trascorrere degli anni senza incarichi ma anche della guerra intestina con la consigliera regionale Sara Battisti, che ha deciso di ‘intralciare’ la strada del ‘cannibale’, mettendogli i bastoni tra le ruote, insieme all’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo, anche nella corsa alla nuova governance della segreteria provinciale del Pd.

Francesco De Angelis

Negli anni De Angelis ha seminato parecchio vento e ora sta raccogliendo, come dice il detto, solo tempesta. Anche all’interno del gruppo consiliare del Pd di Frosinone, infatti, in molti non vedrebbero di buon occhio una sua candidatura e non sarebbero dunque pronti ad appoggiarlo, chi più apertamente, chi meno. Chi conosce Francesco, comunque, sa che non è solito demordere. Per questo l’idea che gli balena per la mente sarebbe ancora stabile nelle sue intenzioni più prossime.

IL PSI NON MOLLA MAI

L’unico consigliere dell’attuale minoranza che avrebbe la certezza di volersi candidare (nuovamente) a sindaco di Frosinone sarebbe Vincenzo Iacovissi del Psi, che anzi ha già iniziato (prima di tutti e con un anticipo di oltre 2 anni) la sua campagna elettorale. Manifesti, video, interviste, social e chi più ne ha più ne metta. Una partenza in grande stile nonostante nell’ultima tornata abbia conquistato, lui insieme all’intera lista del Psi, circa 1.400 voti. Per fare un confronto che possa dare un indice di paragone, poco più rispetto ad una sola candidata della Lista per Frosinone (Francesca Chiappini).

Questo, dunque, dà la misura di quanta voglia abbiano gli attuali consiglieri di una candidatura a sindaco, anche quando le condizioni difficilmente ci sono. E di viaggiare separati, sperperando energie e forza, non costituendo dunque valide alternative che possano ‘spaventare’ realmente. Ma dando spazio solamente al proprio individualismo e alla propria cupidigia.

E proprio grazie a questo la strategia dell’immobilismo di Mastrangeli, che sicuramente non aiuterebbe in una condizione normale (che vorrebbe un sindaco pronto a rispondere anche pesantemente a certi tipi di stimoli) in realtà potrebbe ripagare. Perché fin quando ognuno va per conto suo, ben sapendo che da solo non può rappresentare una valida alternativa e dunque non può sperare in una possibile vittoria, nessuno ha interesse nello ‘staccare la spina’ prima a questa Amministrazione, poiché si troverebbe ad anticipare i tempi per poi farsi trovare… impreparato. E nessuno ha intenzione di farsi tana da solo. Neanche Mastrangeli. Che continua, ad un angoletto, con la sua tanatosi cronica.

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Marco Ceccarelli
Marco Ceccarellihttps://www.tunews24.it
Marco Ceccarelli è giornalista e fotoreporter, attualmente Direttore Responsabile di TuNews24.it. La sua carriera inizia nel 2004 presso il quotidiano Ciociaria Oggi, occupandosi prima di cultura e spettacolo come collaboratore e passando successivamente alla cronaca come redattore, quindi diventando responsabile della cronaca nera provinciale fino al 2014. Nel frattempo ricopre anche il ruolo di Direttore Responsabile di alcune riviste locali, come Beautycase, ed è corrispondente del quotidiano nazionale Il Giornale per le province di Frosinone e Latina. Quindi, dopo aver fondato nel 2013 la società di Comunicazione e Marketing Globalpress S.r.l., entra a far parte del Gruppo Editoriale Perté, ricoprendo in un primo momento il ruolo di Direttore Editoriale del mensile Perté Magazine e di Radio Perté, successivamente anche del settimanale cartaceo Perté Week e del quotidiano web Perté Online. Sempre nell’ambito di tale progetto, presta servizio presso l’emittente Lazio Tv, dove idea diverse trasmissioni televisive e radiotelevisive. Dopo tali esperienze, nel 2015 decide, con l’avvento del Frosinone Calcio in serie A, di fondare il settimanale Tu Sport di cui è Direttore Responsabile e, pochi mesi dopo, dà vita anche al settimanale generalista Tu News. Nel frattempo accetta l’incarico di Direttore Responsabile della rivista mensile Frosinone In Vetrina e in seguito anche di Ciociaria & Cucina Excellence". Quindi dà vita al quindicinale cartaceo Non Solo Annunci,  alla rivista mensile pocket patinata Ciociaria da Vivere e ai quotidiani online TuNews24.it e Il Corriere della Provincia. Negli anni 2019 e 2020 intraprende la gestione del canale provinciale di Frosinone di Lazio Tv, accetta l'incarico di Direttore Responsabile del mensile web nazionale Valori e Cultura e riporta in vita lo storico marchio dell'informazione ciociara La Provincia Quotidiano.  E ancora: accetta la direzione della testata culinaria Il Pappamondo e del magazine di salute e benessere Medical Group. Da ultimo (ma solo per ora) fonda e dirige i quotidiani online LaProvinciaFrosinone.it, LaProvinciaLatina.it, LaProvinciaViterbo.it e LaProvinciaRieti.it.
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