“Necessario attivare le procedure per la progressione interna del personale dipendente”. È l’appello lanciato dalla Cisl Fp Frosinone dopo la decisione dell’Asl di annullare in autotutela la procedura per l’assunzione di 25 Assistenti Amministrativi a tempo determinato.
L’organizzazione sindacale critica fortemente l’operato della vecchia gestione aziendale antecedente alla nomina del Commissario Straordinario e chiede di riprendere la propria proposta per la progressione interna.
Il commento del Responsabile della Sanità Pubblica, Vincenzo Gaetani
“La decisione della Asl di Frosinone di annullare in autotutela la procedura per l’assunzione di 25 Assistenti Amministrativi a tempo determinato, denota gli errori che la precedente gestione dell’Azienda sanitaria ha compiuto – spiega il Responsabile della Sanità Pubblica, Vincenzo Gaetani – Più volte come organizzazione sindacale abbiamo evidenziato alla vecchia gestione la necessità di procedere con una progressione verticale del personale dipendente, oltre che l’attivazione di procedure di selezione interne. Procedure che avrebbero permesso all’Asl di premiare molti Coadiutori Amministrativi che sarebbero potuti diventare Assistenti Amministrativi. L’Azienda avrebbe dovuto attivare bandi/avvisi interni per prenderne una ulteriore quota, prima di attingere esternamente, appunto per premiare chi svolge da anni mansioni superiori evitando così inevitabili contenziosi. La commissaria Pulvirenti non ha potuto far altro che attuare le indicazioni della direzione Salute della Regione effettuando l’annullamento in autotutela della procedura selettiva ed attingendo dalla graduatoria dell’Asl Roma 1. L’avviso dell’Asl di Frosinone era stato inizialmente autorizzato dalla Regione nel 2022, poiché non vi erano altre graduatorie dalle quali poter attingere, mentre, nel 2023 durante l’espletamento delle prove selettive, l’Asl Roma 1 aveva svolto un bando di concorso, prevedendo assunzioni di personale amministrativo a tempo indeterminato, e stilato una graduatoria definitiva, valevole per l’intero territorio regionale, con oltre 670 idonei. Ciò che ci auguriamo, e che sollecitiamo ai vertici aziendali, è che si attivino le procedure interne di progressione tra aree. Questo permetterebbe di individuare, tra i dipendenti in servizio nei ruoli amministrativo, tecnico e sociosanitario, personale che svolge mansioni ed ha effettivamente acquisito competenze dell’area superiore, permettendone così l’avanzamento. Sarebbe un importante opportunità a livello Aziendale per premiare i lavoratori e le lavoratrici che in tanti casi espletano mansioni superiori senza il giusto riconoscimento Giuridico-Economico”, conclude infine Gaetani.