“Sono costretto ad intervenire ancora sulla triste vicenda del reparto Malattie infettive dell’ospedale di Frosinone perché la situazione si è ancor più aggravata. Il reparto – scrive Massino Calicchia, segretario provinciale Psi – ora può contare soltanto su un medico infettivologo perché l’altro sta andando in pensione e la dirigente, qualche giorno fa, si è gravemente infortunata in servizio, fratturandosi in modo serio il femore.
Di fronte a questa drammatica situazione tutto tace. Non v’è traccia dei due medici infettivologi che erano stati promessi nel settembre scorso. Non v’è traccia di un concreto interessamento di chi avrebbe il dovere di intervenire.
Il silenzio e l’inerzia di fronte a questa gravissima emergenza non hanno spiegazioni – rincara la dose Calicchia – a meno che vi sia il proposito di chiudere anche l’unico reparto di malattie infettive della provincia di Frosinone.
Noi Socialisti denunciamo all’opinione pubblica questo stato di cose assolutamente inaccettabile, indegno di un Paese civile, specie in un periodo in cui il pronto soccorso è gremito di cittadini affetti da sindrome influenzale e da Covid e, per giunta, con lo spauracchio dell’aviaria di cui parlano diffusamente gli esperti e gli organi d’informazione.
Chiediamo ancora una volta alla Regione Lazio – conclude la nota – di intervenire affinché la sanità nella nostra provincia sia dignitosa, efficace ed efficiente per i cittadini e per chi ci lavora”.
MANCA ANCHE L’ORTOPEDIA
Una denuncia che segue di pochi giorni quella di Gian Franco Schietroma, segretario regionale del Psi Lazio, che aveva evidenziato come Frosinone sia l’unico capoluogo di provincia della regione con un ospedale privo del reparto di Ortopedia.