lunedì 17 Febbraio 2025
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Nuova fatica letteraria per la giornalista Simona Aiuti

Esce “Celeste come il desiderio”: un libro che parla di avventure che si dipanano in un paese d’Italia che sembra fuori dal tempo

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“Celeste come il desiderio” di Simona Aiuti, il quarto capitolo delle avventure di Celeste Lanzetti, che si dipanano in un paese del Basso Lazio

Simona Aiuti è una giornalista, web editor e autrice di romanzi italiana. È nota per il suo interesse verso la letteratura, la storia, lo sport e l’arte. Ha collaborato con diverse testate online, tra cui italiani.it, itFrosinone, itLatina, e Italia chiama Italia, I suoi scritti spaziano da temi culturali a riflessioni sociali, evidenziando un’attenzione particolare ai cambiamenti del costume italiano e alle eccellenze tricolore nel mondo.

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Ha aperto questo filone “Il bar delle donne”, che esplora in modo brillante e spesso divertente, la vita nella provincia italiana, un tema ricorrente nei lavori della Aiuti. Poi “Celeste cammina sulla luna”, che è il seguito del romanzo “Il bar delle donne”, continuando a esplorare la vita e le dinamiche sociali della provincia italiana.

Simona Aiuti ha scritto almeno dieci romanzi, 8 dei quali sono stati pubblicati. Celeste come il desiderio, segue a “D’Amor Celeste passione ardente, e con questo sono quattro i romanzi dedicati alle avventure che si dipanano in un paese d’Italia che sembra fuori dal tempo e dove tutto pare sospeso tra dimensioni del tempo in contatto tra loro. Ci sono tutte le emozioni di donne e uomini, con fragilità e una forza vitale che non è mai scontata. Si evoca in modo invisibile la politica, già, dando voce a chi era stato un po’ ricacciato all’indietro.

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C’è un vegliardo novantenne, un Peter Pan. Si evocano sentimenti, passioni e si inciampa in gialli e misteri che ancora una volta acquistano una voce, forse perché dal passato la cercano, trovandola. Ambizioni, sogni, aspirazioni che sembrano utopie, scorrono e corrono non solo nel cuore, ma anche in un paese che ancora non si è svelato del tutto, ma che esiste. Nel quarto capitolo delle avventure di Celeste Lanzetti, quelle “pietre” così antiche, finanche eterne che compongono il “paese”, nascondono altri segreti, ancora ben custoditi, tenendoseli molto stretti. Anche il cestino d’oro massiccio dal valore esorbitante, scomparso nel 1885, non ha mai finito di far mormorare i paesani. Chi l’avrà rubato? Giungono inaspettate, delle lettere che due innocenti cugine, una delle quali emigrata in Francia, si scambiavano, continuando a farlo per molto tempo. Celeste le scopre, le riunisce, cercando di districare alcuni contorti gialli che in parte principiano proprio da lì.

Esplode dagli anni ’50 del novecento, arrivando fino a noi, la storia di una ragazzina violentata. È impossibile far condannare l’uomo dopo così tanti anni, oppure no? Alcuni vecchi personaggi si legano a nuovi, compreso un cucciolo rimasto orfano; personaggi che con la loro originalità, rincorrendosi, galoppano tra le pagine di questo quarto romanzo.  In una notte fredda, mentre nel buio danzano alcuni misteri, un altro se ne aggiunge, con un tentato omicidio, il rapimento di un bambino e un inseguimento rocambolesco per cercare di salvarlo. Olivia Bucciarelli avvocata trans, finalmente si opera, ma arriverà alla serenità con Nicola? Oppure s’innamorerà di don Renato? Il bar di Laura è sempre lì, dove le riunioni hanno la sede ufficiale. Ma in ogni vicolo, in ogni stradina e in ogni vecchio palazzo, ci sono segreti e misteri che potrebbero spaccarsi, cedere per smottamenti e rotolare via, ancora e ancora, sempre più giù.

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Quelle vecchie pietre, millenarie, che tremebonde si tengono tanto strette, qualche volta esauste, allentano un po’ la presa e qualcosa scivola via. E poi, a bordo della Giulia, lui, affascinante e indomito come sempre, il maresciallo Claudio Conti, maschio alpha, l’uomo più bello del paese, per quasi tutte le donne, irraggiungibile, quasi, non proprio per tutte. Coraggioso, atletico e impenetrabile si svela sensuale. Nel romanzo, quando lavora, esprime tutte le eccelse virtù del carabiniere, compresa la passione, tuttavia, sotto la divisa e le stellette, c’è l’uomo, l’amore, il suo erotismo in cui è protagonista assoluto. Vale la pena leggerlo? Sì, posso raccomandarvelo, perché Celeste è una di noi, perché si narrano storie che sono nostre.

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Monica D'Annibale
Monica D'Annibalehttps://www.tunews24.it
Laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale con una tesi dal titolo "Il giornalismo partecipativo e la viralizzazione delle notizie". Collabora con il quotidiano online "TuNews24.it" e con il settimanale cartaceo "Tu News", dove all'interno cura anche la rubrica enogastronomica "Tu Food". In passato ha collaborato anche con il quotidiano "Ciociaria Oggi" e con il quotidiano online "L'Unico - Quotidiano Indipendente di Roma".
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