“Voglio ricordarti così, bello sorridente. Sei stato un padre eccezionale… sei stato il mio eroe. Non ti dimenticherò mai. Fai buon viaggio papà”: con queste commoventi e strazianti parole, pubblicate ieri pomeriggio sul suo profilo Facebook, il figlio di Emilio D’Adamo ha voluto salutare il papà.
L’uomo, operaio di 59 anni di Roccasecca, occupato in un’azienda di Rocca D’Evandro, è stato trovato morto nel primo pomeriggio di ieri: il suo corpo ormai senza vita, con la morte sopraggiunta probabilmente da diverso tempo, è stato ritrovato nei boschi di Colle San Magno, nel Cassinate. Era all’interno della sua Fiat Punto nera, con la quale nel pomeriggio del 6 gennaio si era allontanato da casa facendo perdere le sue tracce.
La macchina era completamente bruciata, ne rimanevano solo poche lamiere carbonizzate, letteralmente divorata dalle fiamme, fuoco che aveva anche aggredito il cadavere del 59enne. Sul posto si sono portati i carabinieri cui spetterà il compito, insieme ai colleghi della Scientifica, di ricostruire l’accaduto, anche se da subito l’ipotesi prevalente è stata e resta quella del gesto estremo.
Un timore che aleggiava nell’aria, quello di un atto disperato da parte dell’operaio, specie dopo la pubblicazione di un drammatico post sui social in cui Emilio D’Adamo lasciava intuire scenari funesti, poi purtroppo divenuti tragica realtà: “Oggi è un giorno duro… Perdonatemi ma sono stanco, chiedo perdono ai miei figli di non essere stato un padre migliore e di non aver dato loro di più. Ma io sono così. A mia moglie chiedo scusa ma sono stanco. Voglio riposare in pace. Addio”.
Parole che avevano gettato nello sconforto tutti, familiari, amici, conoscenti, al punto anche che la moglie in preda alla disperazione ha tentato il suicidio ingerendo un cocktail di farmaci. La donna, subito soccorsa, è stata poi messa sotto controllo dai sanitari del 118 prima e dai medici dell’ospedale di Cassino poi.
Le ricerche del poveretto, poi identificato, stando a quanto trapelato, solo grazie ad una catenina, sono durate 3 giorni: dal pomeriggio della Befana fino a ieri pomeriggio, quando in un zona isolata di Colle San Magno è stata localizzata la sua macchina carbonizzata. E proprio nel piccolo spiazzo tra la boscaglia e al riparo da tutti Emilio D’Adamo si ipotizza che abbia messo in atto il suo proposito. Ora si è in attesa che vangano fissati i funerali.


