Nell’ambito delle attività a tutela della salute dei cittadini, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avviato una campagna di ispezioni a livello nazionale presso i Bed and Breakfast e le strutture ricettive analoghe. L’operazione, svolta nel mese di novembre, ha riguardato anche le province di Latina e Frosinone, con il controllo di 32 attività, di cui 26 nella provincia di Latina e 6 in quella di Frosinone.
Provincia di Latina
Nel corso dei controlli presso le strutture ricettive del territorio pontino sono state riscontrate 16 irregolarità in altrettante strutture.
Le verifiche hanno portato alla diffida di 15 strutture per violazioni legate alla classificazione, alla mancata esposizione dei prezzi praticati e all’eccesso del numero di posti letto rispetto a quanto indicato nella SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Particolare gravità è emersa in un affittacamere situato nel comune di Fondi, dove sono state riscontrate omissioni significative nelle procedure di manutenzione delle attrezzature del sistema antincendio. A seguito di queste mancanze, il responsabile della struttura è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Provincia di Frosinone
Nel Frusinate, i Carabinieri del NAS hanno riscontrato due violazioni: una diffida per la mancata esposizione dei prezzi praticati e un caso relativo al comune di Cassino, dove l’Ufficio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) ha disposto la sospensione di un’attività ricettiva a seguito di una segnalazione inviata dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri.
La struttura è risultata priva di uno dei requisiti fondamentali per l’esercizio dell’attività, ovvero la disponibilità di una cucina o di un angolo cottura, indispensabile per il tipo di servizio offerto. L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità locali e dei NAS nel monitorare la regolarità delle attività ricettive e assicurare standard adeguati di sicurezza e qualità per i cittadini e i turisti.


