Uno studio certosino delle immagini riprese da tutte le telecamere, pubbliche e private, della zona Scalo di Frosinone. In questo modo i poliziotti del commissario capo Angelo Longo sono riusciti a risalire all’identità del 47enne che sabato scorso all’alba ha appiccato le fiamme al ‘Pianeta Outlet’ di Frosinone, provocando un grosso rogo che ha letteralmente divorato la nuova attività. Neanche una settimana prima aveva aperto i battenti lungo la Monti Lepini, a poche decine di metri dal casello autostradale, calamitando molte centinaia di persone in occasione dell’inaugurazione grazie a ghiotte promozioni e alle centinaia di miglia di follower che seguono sulle pagine social i video di Delia Borrelli, la figlia del titolare.

Sabato scorso gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Frosinone erano intervenuti presso l’attività commerciale interessata dal violento incendio, appurando le origi dolose delle fiamme grazie alle indagini preliminari e alle perizie dei vigili del fuoco. La conferma è poi arrivata dai filmati di videosorveglianza acquisiti, che mostrano un uomo, parzialmente travisato da un cappellino, che con un martelletto rompe il vetro di una porta per poi riversare all’interno dello stabile del liquido infiammabile e volutamente innescare l’incendio, dandosi alla fuga subito dopo scavalcando la recinzione.
“Il percorso del 47enne è stato ricostruito attraverso i video progressivamente acquisiti nella zona di Frosinone scalo, la cui analisi e comparazione delle varie immagini ha permesso l’individuazione dell’autore del reato. In particolare – hanno spiegato gli inquirenti – l’uomo è stato immortalato dai vari sistemi di videosorveglianza prima che appiccasse l’incendio, mentre percorreva la stradina attigua al locale”.

Precedenti per spaccio, furto ed estorsione
Grazie alle immagini delle telecamere, infatti, il 47enne, nonostante avesse il volto parzialmente travisato da un cappellino, è stato riconosciuto dagli agenti poiché già noto a causa di diversi precedenti penali, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, furto ed estorsione.
E proprio grazie a questo riconoscimento è stato appurato che appena 4 giorni prima all’incendio vi era stato un analogo tentativo messo in atto sempre dall’uomo (nella nottata tra l’11 e il 12 novembre) non andato a buon fine grazie all’intervento del personale di vigilanza privata.
A casa aveva ancora gli abiti usati quella notte
Sulla base di tutti questi elementi emersi, dunque, ieri la polizia ha effettuato una perquisizione, su delega della Procura della Repubblica di Frosinone che coordinava le indagini, presso il domicilio dell’uomo, che ha permesso di rinvenire i capi di abbigliamento indossati durante gli eventi delittuosi.
L’ultimo, disperato, tentativo di fuga
L’uomo, alla vista degli agenti giunti in borghese presso la sua abitazione, ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato prontamente bloccato dagli uomini del commissario capo Angelo Longo, che avevano provveduto a presidiare ogni via di fuga. Il 47enne è stato dunque sottoposto a fermo di indiziato di delitto e condotto presso il carcere di Frosinone, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Ora la serrata caccia al mandante
Le indagini sull’episodio sono tuttora in corso, poiché gli investigatori stanno ora raccogliendo ogni elemento utile all’individuazione dei mandanti dell’attentato incendiario. E, da quello che si mormora, sarebbero sempre ad un passo dal dargli un volto e un nome.
Attenderemo se ci saranno novità eclatanti già nelle prossime ore per darne immediata notizia.
La solidarietà dai follower via social
Tanto il clamore mediatico avuto in questi giorni dalla notizia, poiché Delia, la figlia dei titolari (la famiglia Borrelli di Priverno), è molto nota nel mondo dei social, avendo centinaia di migliaia di seguaci online. Altrettanta la vicinanza da parte dei cittadini del capoluogo ma anche dell’hinterland, dopo l’attentato incendiario: migliaia di ciociari si sono stretti attorno alla proprietà dimostrando vicinanza con commenti a supporto. Tanto che non si è fatto attendere un video di Delia (postato sopra) in cui annunciava che non si sarebbero fatti scoraggiare da quel gesto e che avrebbero riaperto più forti di pima. Anche se poi, nei giorni successivi, accortisi che i danni riportati a causa del rogo erano più ingenti di quanto sembrasse la mattina stessa, hanno dovuto decidere, momentaneamente, di concentrarsi sull’altro punto vendita di Priverno, che, da quanto comunicato via social, riaprirà in questi giorni.


