E’ salito sul parapetto che divide via Lungoliri Mazzini dal fiume Liri e si è gettato di sotto, nel vuoto, per un volo di diversi metri. L’impatto è stato attutito dalla vegetazione così che, fortunatamente, le ferite riportate non sono state gravissime.
A notare la scena, intorno alle 13.00 di ieri, è stato un operatore della Polizia di Stato in forza al Commissariato di P.S. di Sora ma che in quel momento era fuori orario di servizio. L’agente, che si trovava nella propria abitazione, ha visto l’uomo buttarsi per poi rotolare dalla vegetazione sottostante nel fiume, col chiaro intento di porre fine alla propria vita. L’uomo, infatti (un 83enne di Veroli), ferito per la caduta ma non essendo riuscito nel suo intento, ha immerso la testa nell’acqua senza riemergere.
A quel punto l’agente senza perdere nemmeno un minuto di tempo ha raggiunto il luogo del tentato suicidio e, con l’ausilio di un appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso la stazione di Strangolagalli, dopo aver recuperato una corda da un camioncino, si è calato nel greto del fiume dove ha raggiunto l’uomo, impedendogli di affogare.
Sul posto sono poi intervenite la Volante del Commissariato di P.S. di Sora, la Radiomobile dei Carabinieri, personale del 118, i Vigili del Fuoco e, mediante l’autoscala di questi ultimi, il malcapitato è stato imbragato ed estratto dal fiume Liri. Dopo essere stato tratto in salvo, quindi, è stato trasportato presso l’Ospedale di Cassino per ricevere le opportune cure mediche del caso.
L’intervento della giornata odierna pone in evidenza il grande senso di appartenenza proprio degli operatori delle Forze di Polizia che, anche al di fuori dell’orario di lavoro, vigilano sul territorio e impiegano la propria competenza a disposizione della collettività, esponendosi a rischio per la propria incolumità fisica anche nei più delicati interventi di soccorso pubblico.
