domenica 26 Ottobre 2025
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“Polveriera Ciociaria”, escalation di crimini da nord a sud: a Cassino due bombe carta in 48 ore, a Frosinone dopo la sparatoria coltelli e risse

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Allarme rosso in Ciociaria per l’escalation di episodi di criminalità che da alcune settimane stanno purtroppo funestando l’intero territorio, da nord a sud della provincia.

L’ultimo, gravissimo fatto si è verificato intorno alle 4 di ieri mattina a Cassino, in via Di Biasio, dove una bomba carta è stata fatta esplodere davanti l’ingresso della nota trattoria-pizzeria “Arcobaleno”.

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LA NOTTE DI CASSINO SI TINGE DI PAURA

Il boato, potente e deflagrante, ha scosso l’intero e popoloso quartiere “Colosseo” svegliando i residenti. In preda allo sgomento in tanti si sono affacciati a finestre e balconi o sono scesi in strada, mentre un’alta colonna di fumo nero si levava dai resti dell’attività commerciale in fiamme.

Allertati proprio dai cittadini del posto, sul luogo dell’esplosione si sono portati i vigili del fuoco di Cassino, che hanno domato il rogo, constatando poi il cumulo di macerie in cui è stata ridotta la trattoria-pizzeria andata in gran parte distrutta, e gli agenti del locale Commissariato di Polizia. Investigatori e magistratura hanno immediatamente avviato tutte le indagini del caso, acquisendo innanzitutto le testimonianze dei residenti della zona e, soprattutto, le immagini delle telecamere di videosorveglianza dalle quali potrebbero emergere elementi utili, se non determinanti.

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L’episodio ha provocato notevole apprensione tra la popolazione, in particolare perché arrivato a poche ore da un altro fatto simile verificatosi nella notte tra lunedì e martedì scorsi in via Grosso, alle spalle del Comune, quindi nel cuore della città: l’esplosione di un’altra bomba carta posizionata sul davanzale di un appartamento situato in un condominio popolare della zona. Ordigno che in questo caso ha provocato danni all’alloggio preso di mira ma, a quanto pare, non ad altre parti dell’edificio.

Spetterà ora a investigatori e magistratura fare luce sui due episodi, innanzitutto per capire se sono collegati fra loro e quindi per risalire agli autori. Certo è che entrambi i fatti sono legati da un modus operandi molto simile e che porta dritto alla criminalità organizzata. E va anche ricordato che nei mesi scorsi nella Città Martire alcune auto sono state date alle fiamme, una nel rione San Bartolomeo, suscitando anche in quel caso sgomento e paura.

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STUDENTI MINACCIATI E RAPINATI: 1 ARRESTO

Così come hanno destato sbigottimento la rapina e la tentata rapina ai danni di alcuni gruppi di studenti che nella serata del 3 maggio hanno avuto come teatro la zona della stazione ferroviaria: nel primo caso due ragazzi maggiorenni sono stati avvicinati da un 25enne di origini campane, ma residente a Cassino e già noto alle forze dell’ordine, che con frasi minacciose e intimidatorie si è fatto consegnare dieci euro che avevano nel portafogli. Il malvivente si è poi dileguato nelle strade della città. Poco dopo, sempre nella stessa serata e nella stessa zona, 3 studenti minorenni sono stati avvicinati da un giovane con un identico comportamento per un altro tentativo di rapina. Stavolta, però, la scena è stata osservata da un carabiniere fuori servizio che ha inseguito il giovane rapinatore, scappato in sella ad una bici, riuscendo a bloccarlo e ad ammanettarlo.  

Intanto, appena appresa la notizia della seconda bomba carta, il sindaco di Cassino Enzo Salera ha contattato il Prefetto di Frosinone al fine di chiedere l’immediata convocazione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico con lo scopo di fare il punto della situazione sulle indagini e adottare le misure necessarie ad evitare che possano ripetersi altri atti del genere.

Una serie di episodi criminali che, come detto, ha fatto suonare di nuovo il campanello d’allarme in una provincia che negli ultimi 60 giorni è stata colpita al cuore.

DOPO LA SPARATORIA A FROSINONE È L’ORA DI COLTELLI E RISSE

Spostandoci a Frosinone, ricordiamo la sparatoria dell’8 marzo nella centralissima via Aldo Moro, di fronte allo Shake Bar, che ha visto protagonisti due gruppi di albanesi in lotta fra loro per il controllo del mercato della droga e della prostituzione. In quel caso c’è scappato il morto, un 27enne albanese, e ci sono stati altri 3 feriti della stessa nazionalità. Dopo poche ore l’omicida, un 23enne anch’egli albanese residente al Casermone nel Capoluogo, fu arrestato dalla polizia dopo un inutile tentativo di fuga (e pochi giorni fa la sua compagna è stata fatta sgombrare dallo stesso complesso edilizio di proprietà dell’Ater in quanto ‘abusiva’). Operazione condotta da personale dell’Ater e dalla Polizia che ha portato allo sgombero di 4 alloggi occupati senza titolo.

Un avvenimento che fece catapultare in Ciociaria anche il ministro dell’Interno Piantedosi per presiedere un vertice straordinario sulla sicurezza.

Domenica scorsa, invece, 5 maggio, come ci hanno riferito alcuni commercianti di via Aldo Moro, nel pieno pomeriggio nella vicina via Piave si sarebbe verificata una rissa fra giovani che per fortuna non ha portato a gravi conseguenze ma che è comunque sinonimo di una tensione alle stelle.

Lo conferma anche l’accoltellamento avvenuto nel pomeriggio di venerdì 3 maggio presso la stazione degli autobus in piazza Pertini, sempre a Frosinone. Vittima del fatto di sangue è stato un immigrato del Gambia di 30 anni che è stato ferito a colpi di coltello da un suo connazionale. Il trentenne, che risiede a Ferentino, è stato colpito all’addome con un’arma da taglio. Il personale del 118 lo ha quindi soccorso e portato per le cure del caso all’ospedale “Spaziani” del Capoluogo. Lo straniero, in codice rosso, è arrivato vigile nel nosocomio ed ha affermato di aver riconosciuto il suo aggressore. Particolare che ha dato un input determinante alle indagini sul caso.

AUMENTANO I CRIMINI, SERVE PIÙ VIGILANZA

Episodi gravi che, collegati o meno fra loro, testimoniano di una situazione a dir poco preoccupante: sparatorie, risse, accoltellamenti, bombe carta, auto date alle fiamme. Ci sembra abbastanza per parlare di una vera “polveriera” che non fa dormire sonni tranquilli e che, nonostante il gran prodigarsi delle forze dell’ordine, deve indurre tutte le istituzioni, nessuna esclusa, ma anche ogni singolo cittadino, alla massima vigilanza e prudenza.

MA IL SINDACO SALERA PENSA ALLE ELEZIONI

E permetteteci di stigmatizzare le parole del sindaco di Cassino Enzo Salera che, di fronte a tanta escalation di criminalità nella sua città, ha detto, intervistato in merito, di “non essere preoccupato per i fatti in sé” (ma allora perché si è rivolto al Prefetto?) ma di “essere preoccupato per lo sciacallaggio politico”, visto che fra poche settimane nella Città Martire si vota!

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Danilo Del Greco
Danilo Del Greco
Giornalista del quotidiano online “TuNews24.it” e del settimanale cartaceo “Tu News”, iscritto all'Ordine dei Giornalisti Professionisti dal 1997, ha lavorato a lungo presso il quotidiano Ciociaria Oggi, sia nell'edizione cartacea che web. Altre esperienze nel settore televisivo, radiofonico e dei free press. Ha frequentato corsi di specializzazione a Rimini (Web Marketing festival) a Milano presso Il Fatto Quotidiano e a Roma con Salvatore Aranzulla.
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