La FP Cgil a seguito di una partecipatissima assemblea del personale dove all’unanimità è stato deciso di dichiarare lo stato d’agitazione, ha scritto al Prefetto di Frosinone per iniziare le procedure di conciliazione previste dall’art. 2 comma secondo, della Legge 146/90 e successive modifiche, a seguito delle del protrarsi nel tempo della grave situazione di disagio in cui versano gli agenti di polizia locale e del silenzio dell’Amministrazione in merito: gli agenti non riescono a lavorare più serenamente, venendo continuamente seguiti, fotografati, ed apostrofati in maniera quantomeno scortese, a seguito dei ripetuti attacchi a mezzo social e stampa, a quanto sembrerebbe, veicolati da parte della Maggioranza.
La FP CGIL ha più volte chiesto al Sindaco Piergianni Fiorletta di manifestare per iscritto la sua solidarietà agli agenti e di condannare apertamente questa tipologia di azioni verso di loro, anche in veste di loro Datore di Lavoro diretto, ma non ha avuto notizie di nulla relativamente a questo eventuale passo che avrebbe portato di certo ad un abbassamento
dei toni.
La preoccupazione principale della FP CGIL è la tutela dei lavoratori che tutti i giorni, sono esposti a pericoli già per la loro peculiare attività, e di certo non possono essere sottoposti a disagi ulteriori.
“Si ribadisce ancora – sottolineano dal sindacato – che la Polizia Locale segue le norme del codice della Strada e il Regolamento Comunale e che, quindi, eventuali rimostranze per mancanza di parcheggi vari o aree di sosta libera, dovrebbero essere indirizzate all’Amministrazione e non essere il mezzo per dileggiare dei lavoratori intenti a fare esclusivamente il loro dovere”.
A tutto ciò, ovviamente, si aggiungono gli attacchi diretti alla Comandante Di Nunzio, sempre a mezzo stampa e social, che, insieme al clima pesante che respirano i facenti parte del corpo di polizia locale, “va a creare – evidenziano dalla Fp Cgil – un mix di problematiche che deve necessariamente trovare la parola “fine” per il bene di tutti: lavorati, amministrazione e cittadini”.
L’organizzazione sindacale confida dunque nel trovare una soluzione nel più breve tempo possibile auspicando in futuro e dopo il dissipamento delle legittime paure dai lavoratori, un regime di cooperazione nei confronti dell’Amministrazione comunale.