Archiviazione per l’ex presidente della XV Comunità Montana ‘Valle del Liri’ di Arce, Gianluca Quadrini, per un’indagine che aveva puntato la lente su alcuni concorsi fatti all’interno dell’ente che, secondo quanto sospettato dagli investigatori, erano ‘truccati’.
L’indagine, denominata ‘Parentopoli alla XV Comunità Montana di Arce’, ha avuto il via tre anni fa. Ora però arriva l’archiviazione del procedimento giudiziario, a firma del Gip Alessandra Casinelli, su richiesta del PM Marina Marra.
L’ex commissario Quadrini, ora consigliere provinciale e presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, si è detto pienamente soddisfatto della decisione, esprimendo, ancora una volta, piena fiducia nella Magistratura e nella correttezza del sistema giudiziario. Ha dichiarato di essere stato sempre convinto della propria innocenza e di aver sempre agito nel rispetto della legge.
“La decisione del giudice di archiviare il procedimento penale – spiega Quadrini – conferma la mia posizione di totale estraneità ai fatti e la piena limpidezza e regolarità dell’operato della commissione di concorso costituita presso l’Ente che presiedevo, accusato di irregolarità in particolare nell’ambito del concorso per conto del Comune di Villa Santa Lucia, per l’assunzione a tempo indeterminato di un agente di Polizia Locale a tempo indeterminato”.
Si ipotizzava, infatti, un presunto accordo tra gli esponenti apicali dell’ente montano e gli amministratori comunali di Villa Santa Lucia circa l’esito del concorso.
“La verità è venuta finalmente alla luce, a seguito di 3 anni di fitte indagini, centinaia di pagine di verbali e l’impiego di numerose forze per accertare la stessa verità sui fatti. Per questo – aggiunge ancora Quadrini – esprimo la mia gratitudine nei confronti della Magistratura e della polizia giudiziaria per aver condotto un’indagine approfondita e imparziale, e ribadisco la piena fiducia nel sistema giudiziario italiano.”
Già nel maggio 2022 Gianluca Quadrini era stato assolto con formula piena ‘perché il fatto non sussiste’ perché imputato per abuso d’ufficio per fatti che sarebbero stati commessi sempre quando era presidente della XV Comunità Montana di Arce.
