È stato installato presso la chiesa di San Vito a Roccasecca un “Vettore della memoria”.
L’opera
Si tratta della segnaletica evocativa della “Memoria”, ideata dal prestigioso architetto americano Daniel Libeskind e installata in tutta Europa perché parte dei sentieri della Liberazione (Liberation Route Europe), come monumento transfrontaliero di libertà, armonia e pace.
La chiesa di San Vito è stato il luogo dove si è svolta la battaglia per la liberazione di Roccasecca tra il 24 e 25 maggio del 1944.
Erano presenti l’avvocato Roberto Molle, presidente dell’associazione “Battaglia di Cassino”; il presidente dell’associazione “Cassino Città per la Pace”, Nino Rossi e per il Comune di Roccasecca, il vicesindaco e assessore alla Cultura, Valentina Chianta; il presidente del Consiglio comunale, Giuseppina Iannotta e il consigliere Fabio Tanzilli.
Il vicesindaco Valentina Chianta: «Valorizzare i luoghi della nostra storia per costruire un futuro di pace»
«Abbiamo accolto con gioia tanto gli amici Roberto Molle e Nino Rossi quanto l’iniziativa – ha sottolineato il vicesindaco Valentina Chianta – che consente, peraltro, alla chiesa di San Vito di essere geolocalizzata su un percorso europeo così importante, soprattutto a ottant’anni dai drammatici eventi bellici che hanno cambiato l’Europa e il mondo intero. abbiamo condiviso l’installazione del vector perché siamo convinti che solo la tutela e la cura della memoria possano realmente contribuire alla costruzione di un futuro di pace e libertà».
«E siccome anche i luoghi hanno il loro peso nella cura della memoria e dell’identità culturale – ha concluso Chianta – abbiamo aderito ancor più convintamente quando abbiamo saputo che il vector sarebbe stato installato proprio a San Vito, luogo simbolo della nostra città. Un ringraziamento ai presidenti Nino Rossi e Roberto Molle per averci inserito in questo prestigioso circuito».
Il sindaco Giuseppe Sacco: «Ci faremo trovare pronti per ricordare al meglio queste ricorrenze»
Ha aggiunto il sindaco Giuseppe Sacco: «Ci apprestiamo a ricordare gli ottant’anni dalla fine della guerra in un momento storico nel quale purtroppo viviamo troppi conflitti, per cui è ancor più urgente fare memoria di cosa significano i conflitti e quali sofferenze provocano alle popolazioni. Grazie all’associazione Cassino Città per la Pace e grazie all’associazione Battaglia di Cassino per questa loro costante azione a difesa della memoria e del territorio».