Le polemiche non accennano a diminuire presso l’Amministrazione Provinciale di Frosinone, dove tante sono polemiche riguardo troppi incarichi dati dal presidente Luca DI Stefano (direttamente e indirettamente) a persone vicine per questioni di amicizia e parentela, gente di Sora ed esponenti delle sue liste elettorali. Ne abbiamo parlato appena poche settimana fa (LEGGI: Di Stefano e il balletto politico tra Pd e Fdi, in una Provincia amministrata ormai come casa propria). Spulciando se ne trovano davvero troppi. E non solo come incarichi di staff interni, ma anche come consulenze, incarichi, ecc. Oggi vogliamo parlare di circa 70mila euro destinati per seguire una causa in tribunale. L’incaricato a cui è destinata l’ingente parcella (di soldi pubblici) questa volta è l’avvocato Eramo, noto a Sora per far parte dello ‘Studio Legale Associato Avv. Giuseppe Eramo E Franco Di Stefano’. Non occorre aggiungere altro.
Ma vediamo, almeno per curiosità, qual è la vicenda per la quale è stato chiamato ad operare un legale. Il Comune di Cassino nel periodo in cui ha gestito direttamente il servizio idrico nella parte centrale della città (quindi quando facevano capo ad Acea solamente le periferie) ha incassato dagli utenti del centro anche la quota della depurazione, anche se veniva svolta da Acea a seguito del passaggio alla stessa società del depuratore. Il Comune avrebbe dunque dovuto riversare una quota ad Acea, cosa che non ha mai fatto. Dal canto suo, quella stessa quota relativa alla depurazione era stata anche inserita in tariffa da Acea, che quindi ha di fatto recuperato ciò che le spettava tramite le bollette degli utenti. Nelle casse comunali sono dunque rimasti dei soldi non dovuti, visto che il servizio di depurazione non era mai stato svolto dal Comune di Cassino
La vicenda è finita nelle aule di tribunale e i giudici di Cassino hanno sentenziato che Acea non aveva diritto ad avere quelle quote dal Comune, poiché le aveva già incassate dalle bollette; però tali denari sarebbero potuti spettare all’Ato 5, quindi all’autorità d’ambito, ed essere utilizzati per abbassare la tariffa o comunque per questioni di utilità pubblica. Per questo motivo l’Ato 5 ha tentato d’insidiarsi nel dissesto chiedendo circa 11 milioni di euro (il corrispettivo del servizio di depurazione incassato dal Comune di Cassino nel periodo in questione). L’organismo straordinario di liquidazione ha però valutato che gli spetterebbe non l’intera somma bensì circa 2 milioni di euro.
Contro questa determinazione l’Ato 5 ha quindi fatto ricorso al Tar, che ha però risposto che la competenza è del tribunale ordinario. Per seguire tale causa in tribunale, dunque, la Sto dell’Egato dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone ha incaricato l’avvocato Eramo, noto a Sora per far parte dello ‘Studio Legale Associato Avv. Giuseppe Eramo E Franco Di Stefano’. Con determinazione dirigenziale n 202 del 29/12 /2023 sono quindi stati stanziati circa 70mila euro da destinare al legale, oltre a 2mila euro di contributo unificato. Inutile ogni commento…