Sul nuovo sito a discarica da utilizzare per il conferimento rifiuti della provincia di Frosinone, di cui stranamente non si parla più da tempo nonostante l’urgenza di individuarlo, interviene a gamba tesa il sindaco di San Giovanni Incarico, Paolo Fallone, che in una lettera ufficiale protocollata questa mattina e indirizzata al presidente della Provincia Luca Di Stefano e a tutti i sindaci ciociari, chiede un tavolo urgente con i primi cittadini e con le forze politiche del territorio per parlare dell’ostico argomento e prendere una decisione che sia collegiale, quindi condivisa, e che possa fare il meno male possibile ad una terra che sta già vivendo ormai da molti anni, dal punti di vista ambientale delle problematiche senza precedenti, che si ripercuotono sulla salute pubblica con problematiche che sono tristemente sempre più all’ordine del giorno.
“La provincia – si legge nella missiva a firma del sindaco Fallone – ha richiesto a noi comuni di produrre osservazioni, per i rispettivi territori, circa i siti idonei o non idonei individuati dallo studio condotto dal Politecnico di Torino. Ritengo che tutti i sindaci abbiano risposto e che attualmente la Provincia sia a lavoro per completare lo studio. Nello stesso tempo, credo che il lavoro richieda del tempo e che la stessa Provincia non potrà dare risposte in tempi ragionevoli tali da identificare e attivare il nuovo sito a discarica a servizio del nostro ambito provinciale in poco tempo. A questo bisogna aggiungere che il Comune di Roma non ha ancora individuato il proprio sito da utilizzare a discarica e che pertanto inevitabilmente cercherà di utilizzare siti esistenti, visto anche l’imminente anno Giubilare. Va inoltre sottolineato che la Regione ha previsto l’ampliamento della discarica di Monterazzano, nel comune di Viterbo, ma che lo stesso Comune ha appellato presso il Tar gli atti della conferenza dei servizi e pertanto si è in attesa di capire gli sviluppi. Sviluppi che, in caso di accoglimento del ricorso del comune di Viterbo, impedirebbero I’ampliamento e quindi il conferimento dei rifiuti presso tale discarica”.
Scongiurare l’emergenza in primavera
“Descritto sinteticamente questo scenario, e ricordando il modus operandi che in questi anni ha contraddistinto la scelta dei siti a discarica, ovvero ampliamenti e proseguimento di conferimento verso siti esistenti (esempio eclatante la discarica di Cerreto a Roccasecca nata per ordinanza regionale in ragione di emergenze e ampliata sempre in ragione di emergenze) è lecito pensare che a breve il sistema di conferimento rifiuti in ambito provinciale e regionale possa ritornare a vivere una situazione emergenziale in virtù della quale ogni cosa ‘sarà possibile’. In questo ‘sarà possibile’ – evidenzia allarmato Fallone – temo che si possa riparlare del quinto bacino della discarica di Cerreto, che sarebbe veramente un ulteriore crimine per le nostre terre e per i nostri cittadini. Da sindaco di un comune da sempre danneggiato dalla vicinanza di questi impianti, visto il continuo susseguirsi di malattie in molti giovani del mio territorio, non posso rimanere indifferente a questa situazione di stallo, soprattutto non avendo chiara la posizione della Provincia riguardo l’individuazione del nuovo sito da porre a discarica”.
“Ricordando il suo impegno preso con noi sindaci del territorio del basso Lazio al momento della sua elezione – questo l’ammonimento di Fallone a Di Stefano – credo sia opportuno, nell’immediato, affrontare l’argomento in maniera decisa. Pertanto le chiedo di convocare con urgenza un tavolo aperto ai sindaci e a tutti gli esponenti politici del territorio sia regionali che del Governo, al fine di scongiurare la riapertura della discarica di Cerreto, l’individuazione di un sito alternativo e attuare nell’immediato ogni azione al fine di scongiurare una possibile emergenza rifiuti che potrebbe verificarsi già dalla prossima primavera”.