mercoledì 15 Maggio 2024
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Luce domestica: ridurre l’impronta ecologica della casa grazie all’energia green

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L’energia elettrica in casa è indispensabile per la vita quotidiana, per alimentare gli elettrodomestici, far funzionare l’aria condizionata d’estate o illuminare le stanze. In base al modo in cui l’elettricità viene prodotta comporta un certo impatto sull’ambiente, ovviamente con un danno ambientale maggiore quando si utilizza energia elettrica ricavata da fonti fossili.

Per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra è possibile optare per l’energia verde, ossia elettricità generata da fonti rinnovabili. Basta rivolgersi a un fornitore specializzato come Pulsee Luce e Gas; infatti attivando un’offerta luce o luce e gas è possibile usufruire di My Green Energy, un servizio che assicura solo energia elettrica prodotta da fonti 100% rinnovabili, in particolare energia solare certificata.

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Questo semplice gesto consente di vivere in modo più sostenibile e contribuire alla transizione ecologica, per mitigare il cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni e del riscaldamento globale. Inoltre si può agevolare il processo di decarbonizzazione, supportando le aziende che producono energia in maniera sostenibile per favorire la diffusione delle rinnovabili e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Come viene garantita la provenienza rinnovabile dell’energia elettrica

Esistono diversi modo per verificare la provenienza rinnovabile dell’energia elettrica acquistata dal proprio fornitore. Innanzitutto c’è il GO, la Garanzia d’Origine, una certificazione elettronica in uso nell’Unione Europea. Il GO viene rilasciato in Italia dal Gestore Servizi Energetici (GSE), in modo conforme alla direttiva europea 2009/28/CE, per certificare ogni MWh di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili immessa nella rete.

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In sostanza, la Garanzia d’Origine attesta che l’elettricità immessa nel sistema elettrico nazionale provenga da un impianto qualificato IGO, ossia un impianto con garanzia d’origine. I titoli GO sono rilasciati ogni mese e scadono dopo un anno, inoltre possono essere scambiati e trasferiti elettronicamente attraverso due piattaforme telematiche gestite dal Gestore del Mercato Energetico (GME): il Mercato Go e la Piattaforma dei Contratti Bilaterali.

In Canada e negli Stati Uniti invece si utilizzano i REC, un sistema per la certificazione delle energie rinnovabili, titoli che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili e sono riconosciuti da numerosi enti pubblici e organizzazioni non governative, come lo US Environmental Protection Agency (EPA). In altri paesi dove non esiste un sistema di certificazione analogo si usano gli standard del REC internazionali o i-REC, la cui finalità è la medesima.

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Questi sistemi garantiscono che l’energia elettrica è ricavata da fonti rinnovabili, emettendo dei certificati elettronici che possono essere scambiati sul mercato. In questo modo è possibile compensare le emissioni di gas serra acquistando dei titoli GO, REC o i-REC. D’altronde, per il benessere dell’ambiente non importa dove viene prodotta l’energia rinnovabile, ma soltanto che a livello mondiale si utilizzino meno combustibili fossili e più fonti rinnovabili per generare elettricità.

La crescita dell’energia solare in Italia e in Europa

Tra le fonti rinnovabili l’energia solare è quella che sta crescendo in modo più rapido e significativo. Secondo il report European Electricity Review di Ember, per la prima volta nel 2022 eolico e solare hanno superato il gas in Europa nella produzione di energia elettrica, con l’energia eolica e solare che hanno raggiunto una quota del 22,28% sul totale di energia elettrica prodotta in Europa a fronte del 19,91% relativa al gas.

Per il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, questo risultato è un chiaro segnale che conferma l’accelerazione delle fonti rinnovabili in Europa e il loro peso sempre maggiore nel mix energetico europeo. Questa tendenza sarebbe dovuta soprattutto alla crescita del fotovoltaico installato sui tetti degli edifici e alla diffusione degli impianti eolici offshore. Continuando a questo ritmo, secondo il vicepresidente della Commissione Europea potrebbe essere centrato l’obiettivo di arrivare al 45% di rinnovabili entro il 2030.

In Italia intanto il 2022 è stato l’anno record per il fotovoltaico, con gli impianti installati nel nostro Paese che hanno prodotto complessivamente 27.552 MWh di energia elettrica secondo i dati di Terna, in aumento dell’11,8% rispetto al 2021. Naturalmente c’è ancora molto da fare, considerando che secondo i target UE dovremo arrivare a una produzione fotovoltaica di 100.000 MWh entro la fine del decennio, un risultato ambizioso ma non irraggiungibile al quale è possibile contribuire anche acquistando elettricità prodotta da energia solare certificata.

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