Un gol da centrocampo e un rigore frutto di un “tuffo” d’angelo di Thuram: questi sono i due episodi che hanno condannato alla sconfitta il Frosinone a San Siro. Una sconfitta che contro la capolista Inter e davanti a 70mila spettatori ci può anche stare ma che tuttavia, proprio per questi due episodi, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi.
Soprattutto il secondo, il penalty realizzato al 48′ da Calhanoglu, continua a far molto discutere: a tutti è infatti parso evidente come Thuram, che pure incoccia nella gamba di Monterisi che era a terra, ha platealmente accentuato la caduta, un vero “tuffo d’angelo” che ha indotto l’arbitro Dionisi a fischiare la massima punizione a favore dell’Inter senza neppure far ricorso al Var.
E che dire, poi, del primo gol, quello messo a segno al 42′ da Dimarco? Il centrocampista nerazzurro, probabilmente accorgendosi che il portiere giallazzurro Turati era in posizione troppo avanzata, troppo lontano dai pali della sua porta, ha lasciato partire un gran tiro che si è insaccato alle spalle del numero 1 canarino facendo esplodere San Siro: certo, Turati, che alla vigilia del match aveva tranquillamente dichiarato la sua grande fede nerazzurra, un piazzamento migliore avrebbe potuto e dovuto averlo. Ma tant’è.
Il Frosinone è comunque uscito a testa alta dalla “scala del calcio” italiano e con una certezza in più: quella di poter continuare a disputare un grande campionato, potendo giocarsi ogni partita senza timori reverenziali verso nessuno. Episodi a parte!
