“Non è giustificabile la spaccatura dell’Italia nell’assistenza sanitaria. Una Nazione civile, attenta ai bisogni dei propri cittadini, dovrebbe garantire identiche possibilità di cura in qualunque territorio. Invece i dati del 2022 ci confermano come la migrazione sanitaria produca un giro d’affari di oltre 4,3 miliardi di euro. Tanti cittadini del sud si imbarcano in lunghi viaggi della speranza verso le regioni del nord non potendo usufruire dei servizi a loro vicini o non ritenendoli all’altezza” dichiara in una nota il Segretario Nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano.
“L’affanno e le difficoltà del SSN – prosegue il sindacalista – sono tangibili e risentono di tagli selvaggi effettuati negli anni passati senza alcun criterio logico. Oggi quello che rimane è un sistema sanitario depauperato, in macerie e che va rivoluzionato perché il diritto alla salute deve essere garantito a tutti gli italiani e la discriminante per accedere alle cure o meno non può e non potrà mai essere di natura economica. In un sistema equilibrato, dove la giustizia sociale tale sia non solo a parole, la sanità deve essere un caposaldo. Ribadiamo con forza che senza dirottare risorse, e l’occasione deve essere la prossima legge di bilancio, per rafforzare gli organici sempre più carenti, adeguare le strutture esistenti e crearne nuove sui territori ogni sforzo sarà inutile” conclude Giuliano.