martedì 8 Ottobre 2024
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Veroli – Ecco le pagelle degli amministratori

Come ogni anno arrivano puntuali i voti per chi gestisce la ‘res publica’

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Passata è la pandemia, ma strascichi con qualche starnuto ancora si ode nei meandri del palazzo comunale e non solo. Anche quest’anno abbiamo provato a stilare le pagelle per i nostri amministratori. Abbiamo abbondato nei voti emessi ma qualche pizzico di malignità abbiamo dovuto ricercarlo un po’ in tutti. Non vi arrabbiate. Bisogna accettare anche i rimbrotti nella quotidianità soprattutto quando si è in politica.

Simone Cretaro, sindaco. Un anno e mezzo ancora e poi a casa. Stufo lui oppure i cittadini del figlio di chi fu già emerito sindaco della città? Dubbio amletico che lascia interdetti un po’ tutti se non fosse stata proposta una riflessione che conta: per il sindaco basta e avanza sola consiliatura. Poi a casa. Lui Cretaro, sa che la fascia da primo cittadino non la indosserà più ed allora carpe diem tantè che in qualche occasione ha usato il francesismo di Luigi XV, ‘aprez moi le deluge’. In cretarese, se vi sta bene ok altrimenti cominciate a preparare le valigie, più di una volta ai suoi collaboratori ‘irrequieti’.
Però, dalla sua ha avuto tanto di quella fortuna tra milioni di euro arrivati da ogni dove per cui le opere in parte, non tutte però, le ha realizzate. Rimangono due pilastri negativi nella sua gestione: Palacoccia e rete fognaria del Crocifisso. L’impianto sportivo che ha ospitato persino una squadra Ucraina nella Coppa dei campioni di Basket è lì a macerare se non si interviene. Perché non una gara per affidarlo in gestione? Vederlo solamente fuori uso e dal di fuori ci fa quasi pena. E nemmeno si deve pensare come è già stato di far giocare squadre che lasciano solo debiti. Rete fognaria del Crocifisso. Il 5 di febbraio è l’anniversario della visita ad hoc a Veroli della troupe di Striscia la notizia. Jimmy Ghione è pronto a tornare sul luogo del ‘delitto’.
Intanto buon anno. Voto di pragmatismo medio 7-

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Augusto Simonelli, assessore ai LLPP… il suo comportamento amministrativo è impeccabile. Non è un egocentrico tant’è che prima di rispondere alla domanda del giornalista deve avere il nulla osta del suo sindaco. Vieppiù in aumento la volontà del jus operandi nel suo settore. Lui è fatto così, forse trovandosi anche un po’ confuso con tutti quei fondi che arrivano al suo assessorato ai LLPP. Lavora bene con la sua equipe di professionisti ma non disdegna di essere attento alle richieste anche minime che il cittadino gli chiede. Elencare le sue opere annuali e triennali ci vorrebbe una pagina intera. Ma dei milioni ha saputo far fruttare la sostanza molto bene. La sua candidatura a sindaco? E’ l’unico che le liste civiche tengono in conto e ne hanno ben donde. Tra i suoi colleghi uno solo lo vorrebbe alla gogna. E ciò da quando le liste civiche lo hanno individuato quale candidato a sindaco del post Cretaro
Voto 8

Assunta Parente – La donna del giorno. Sia per la doppia carica di assessore al Bilancio che soprattutto come la candidata che il PD sta lanciando da diversi tempi per toglierle la fascia di vice sindaco per indossare quella di sindaco. La più longeva degli amministratori sa il fatto suo con quel difetto, diremmo quasi insito nel suo DNA, di leggere tutti gli articoli relativi alla illustrazione della voce di turno a partire, scusate l’amarcord’ dal ventennio più brutto della nostra storia. Ha superato a pieni voti la prova del nove per la sua candidatura, forzatamente voluta financo dal suo ‘sindaco’ Campanari. Oggi la vedi non solo in prima fila alle manifestazioni della scuola di Santa Francesca ma anche in occasione di inaugurazioni di eventi in centro storico. Non teme l’eventuale discesa da Collegrosso del suo ‘vecchio’ compagno di ventura, ora non più, di Cesidio Trulli.
Voto 8-

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Emanuele Fiorini – L’assessore forte e fedele di Lazzaro Cestra. A volte appare stufo di dire sempre di ‘sì’ al suo sindaco. Lo vedi persino sbuffare. Poi una salita sul palazzo del suo Lazzaro lo fa risorgere da una tomba un pò anomala. Isola ecologica di Casamari, Prato di Campoli sono ancora sogni pur se nello svincolo della superstrada di Casamari le luci dei lampioni dell’isola ecologica sono sempre accesi. A quando l’inaugurazione? Prato di Campoli. A parte l’affido alla coop con proroga o la fida pascolo sempre più bislacca, che cosa in verità è stato fatto? Solo programmazione ma tanta confusione. Assessore provi a salire ad esempio in questo periodo sul pianoro invaso da mezzi meccanici per il taglio abusivo delle faggete e quindi per il ricaccio della legna poi venduta con camioncini strapieni. Ma per il taglio non è stata fatta una gara? Un piccolo inciso…caro comandante della Polizia municipale, Prato di Campoli non è solo ‘l’appetenza’ estiva di passeggiate di sopralluogo ma soprattutto di controlli mirati, come nella fattispecie. Ultimo invito all’assessore all’ambiente…sa quante costruzioni abusive lungo torrenti sorgono come funghi? Assessore sa quanti scaricano abusivamente, soprattutto quando piove, i liquami dalle fosse IMOF contro l’inquinamento? Noi stessi li abbiamo segnalati da diverso tempo, ma…Soprattutto cerchi di dialogare un pochino anche con la stampa che conta.
VOTO 5++

Francesca Cerquozzi – Si è riconfermata a pieni voti la delegata alla cultura che ha permesso di fare un salto di qualità alla Veroli che inneggia alla pietra filosofale più che al solito rendez vous di leccornie dal sugo di pecora o di trippetta seppur casareccia. E poi si è affezionata ancor di più a quelle mostre experience che hanno rimodernizzato il volto storico della città, proponendo immagini invernali multimediali. Eppure ha avuto ed ha ancora qualche pezzo da novanta che non la pensa come lei che, cocciuta com’è, va avanti senza remora alcuna per la sua strada. Forse forte di saper cogliere l’attimo fuggente di ciò che la Regione o i Ministeri possono elargire a tale scopo. Pur se donna del PD, il circolo di Veroli chiede soccorso per il post Cretaro alla più avanzata non solo di età, ma anche quale donna amministrativa, alla attuale vice sindaco Assunta Parente. Arrabbiata? Manco per sogno! Fila dritta sul cammino culturale con la sua delega nel migliore dei modi, pur se qualche collega spesso chiede che titolo di studio abbia conseguito. Il suo segno indelebile? Il costante sorriso che lancia a tutti, anche l nemico. Negli eventi che contano alza la mano per la sua presenza. E’ giovane ed allora lasciamola lavorare.
Voto 8

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Alessandra Cretaro – Assessore con delega al Commercio dopo un anno di tirocinio ha provato a riproporre alla grande nel 2022 i mercatini. Non basta questa sola terapia d’urto carissima la nostra novella madre (auguri) per Veroli. Il commercio del centro ha bisogno di tanto altro. Ma non da sola, bensì con l’aiuto degli stessi commercianti (ma ci sono ancora?) per il rilancio di ciò che fu il centro dei mercati, delle poste, delle banche, delle farmacie, dei negozi e aggiungiamo anche di molti residenti che hanno preferito un po’ alla volta trasmigrare verso altri lidi periferici. Sei giovane, cara delegata, ed allora comincia di nuovo a meditare per una svolta in un centro dove persino le Chiese soffrono. Non bastano solamente i Fasti, ma per quanto di tua competenza ad esempio, il ritorno all’Antiquariato, non diciamo della Biennale del Ferro battuto, come negli anni passati, potrebbe essere di incoraggiamento ai commercianti, ai negozianti ed a una cultura commerciale che oggi è svanita quasi completamente. Voto 6,5 di incoraggiamento


Patrizia Viglianti, assessore ai servizi sociali ed allo sport: l’anno scorso avevamo denominato il suo ufficio di rappresentanza come la succursale di Sant’Egidio verolana. Diverse le elargizioni pecunarie e mangerecce che concedeva ai tanti che aspettavano il suo arrivo sotto la Loja. Oggi la si può definire la ‘vice parroco’, sempre in prima fila in Chiesa, (grazie don Andrea, grazie don Andrea per aver aperto la Chiesa, ecc….) perché tornata in auge con memori ricordi da monachella da spettacolo pur se danzatrice del ventre. E poi la sua lungimiranza diventa il comunicato con cui la mattina o al massimo dopo mezzanotte annuncia avvenimenti sportivi, dove ella non manca mai. Sorridente e con tanto suadente sguardo ti vorrebbe suo a tutti i costi. Ha provato persino a candidarsi alle politiche. Ma, in gergo vernacoliano… ’gli a ditte male persino in casa’. Eppure aveva anche aperto in centro il suo ufficio elettorale. Patrì, ma chi te l’ha fatto fare?!
VOTO 6-

Antonio Perciballi – NP, se non per la notizia di essersi iscritto anche lui nella lista degli indipendenti autonomi e per qualche divagazione estemporanea. Ed allora S.V.

Cristina Verro: la donzelletta vien dalla campagna… ormai è l’addetta stampa del Comune con i suoi ‘mi piace’ su tutto ciò che impone l’istituzione pubblica. Per fortuna che ci sta lei! Lo ha detto e scritto a più riprese qualcuno, perché almeno riesce a dare informazioni che altri non osano. E’ considerata dai più, la donna del giorno nel marasma politico che diventa vieppiù un fossato melmoso di sabbie mobili. Sa disbrigarsi per quanto di sua competenza e farsi rispettare anche come presidente del consiglio.
Candidata a sindaco? Niet! La sua massima aspirazione rimane ancora la tessera della ProXima
Voto 7

Egidio Lombardi: dicono essere uno dei…servizi segreti. Tant’è che le sue riunioni semicarbonare per trovare il candidato degli scontenti e degli autonomi se ne registra quasi una al mese. Tra una pizza ed un calice di birra stuzzica l’appetito per far tornare in campo chi ha già giocato due tempi e che ora lo vorrebbe portare di nuovo ai… supplementari. In aula arriva quasi sempre con qualche minuto di ritardo ma il bollino per la sua presenza lo timbra sempre. Sulla sanità locale ha operato molto bene soprattutto con la D’Alessandro
Voto 6

Luca Renzi: se lo piglia solo soletto Lazzaro Cestra gliene potrebbe dire di tutti i colori. E’ stato il suo il leit motiv dell’anno del fine pandemia. Ha detto ‘basta’ alle pretese forse un po’ esagerate dell’imprenditore che lo aveva messo in lista ed in tre erano in maggioranza: l’assessorre all’ambiente Emanuele Fiorni ed il collega di banco Aldo Rossi. ‘non voglio avere padroni’ avrebbe confidato in una riunione. Quando si tratta di commercio, memore di ciò che fu, alza la mano per un suo immancabile intervento. Lo aspetta sempre, con qualche residua speranzella di trovargli un nido dove covare le uova, Germano Caperna diventando una sorta di suo mèntore. Tanta però l’indecisione.
VOTO 6-


Germano Caperna – Era e doveva essere l’anno della svolta. Solo in parte ha raccolto consensi tali da emergere da un lassismo politico inusuale per lui. Candidato numero uno per succedere a Simone Cretaro, sembra abbia pensato di fare un passo indietro, anche se, a dire il vero, è uno dei pochi degli attuali amministratori a sapersi distinguere in un marasma financo amorfo. Il suo doppio mandato in Provincia non è stato negativo. Anzi… E’ il politico che con la sua Proxima ha più rappresentanza in consiglio comunale. Aggiungiamo che sta per accogliere persino qualche altro consigliere tra le sue braccia, consegnandogli la ‘tessera’ di Renzi-Calenda per una ‘azione’ che in futuro potrebbe dare anche risultati. Il suo lato negativo? Beh, non ha saputo dare una quadratura di operatività alla Polizia Municipale, in balia del ‘viviamo alla giornata’. Avete provato a camminare per il centro storico? Cosa impossibile. Eppure di tanto in tanto prima di girovagare sul territorio il comandante con tanto di autista la mattina fa il giro della città non accorgendosi o facendo finta che tutto sia in regola. Caro Germano è questa una tua lacuna amministrativa. Auto in doppia o tripla fila e nessuno che metta in bocca il fischietto di prevenzione. Qualche sirena di troppo lo stava tentando per la Regione. Lui, come Ulisse, ha riempito i lobi degli orecchi con cera rafforzata da cerume per non cadere nelle trame velleitarie di chi lo spingeva verso gli scogli di Scilli e Cariddi. “Oggi voglio guardare a 360 gradi” la sua ‘maxima di proxima’.
Voto 7


Aldo Rossi: Carneade, chi era costui? Il ‘califfo’, finalmente si è visto in campo l’altra sera in contrada Castello per l’’accensione non delle luminarie dell’albero di Natale, ma di qualche lampione installato lungo la ripida salita che da case Cibba porta al Castello. Il ‘varo’ di cotanta impresa, la bottiglia di champagne dopo tanta petulanza cittadina. Il Cimitero? Beh meglio stare zitti, altrimenti qualche defunto si rigira dentro la tomba; manutenzione? Peggio che camminare nel buio della notte. Fedele a Lazzaro Cestra che spesso lo invita a destarsi dalla normalità quotidiana sembra che qualcosa abbia mosso la sua mente che nemmeno a Santa Francesca suo suol natio riesce ad operare con oculatezza.
Voto 5+

Massimiliano Leo – Un consigliere taciturno, ma vivo per la sua presenza in commissioni che lo riguardano. Un piccolo neo: lui è di Colleberardi e non è riuscito ad esempio a far bonificare e rimettere in sesto l’area che circonda la chiesa parrocchiale diventata centro poco raccomandabile soprattutto di notte ed anche a far funzionare bene la rete fognaria.
Voto 6

Alessandro Viglianti – Rimpiange tanto l’assessorato all’ambiente. Forse fa bene a dimenticare la sua gestione del pianoro. Ora ha dalla sua la delega alla manutenzione delle aree verdi. Quali esse siano non è dato sapere. Intanto tra una meditazione spirituale ed amministrativa ha detto che quel PD che gli apparteneva non rientra più nei suoi piani. Ed allora con tutta la sacra famiglia ha fatto il salto della quaglia trasmigrando in una coalizione ‘ProXima’ di Germano Caperna. Ai posteri l’ardua sentenza!
Lavora più in piazza che in aula consiliare se non per richieste insipide
Voto 6—

Denis Campoli: ha provato a farsi fotografare al quadrivio di san Cristoforo con l’assessore ai LLPP Simonelli, ma quel capitolo non ha avuto seguito alcuno. Sulla manutenzione scolastica per la sua Casamari ha avuto qualche successo così come per qualche videosorveglianza teoricamente di troppo. Non basta. Pur se lo vedi spesso con qualche faldone tra le braccia salire in municipio
Voto è 6- di incoraggia memento


Emanuela Cerelli: i cavilli giuridici sono in consiglio comunale i suoi pezzi forti insieme ai lampioni spenti oppure ai sanpietrini divelti per il suo accertato e consolidato pragmatismo. E’ stato per lei un anno di transizione politico amministrativo con addosso la tunica del carroccio di Salvini che ‘cancellerebbe’ dalla sua vita perché, a sua detta, dal cuore semirosso.
Voto di incoraggiamento 6–

Laura D’Onorio appare dal suo scranno una delle più preparate. Non solo per la sua innata cultura politica (da chi l’abbia acquisita non c’è dato sapere o forse sì!?) ma tiene sempre conto dei suggerimenti del massimo poeta…’le tue parole sien conte’. Lo sa fare in modo talmente naturale che attira l’attenzione di tutti in aula consiliare. E poi la sua presenza in conferenze e convegni, lavoro permettendo, sono il segno tangibile della sua bontà amministrativa. Non disdegna farsi vedere spesso con colleghi della maggioranza. Sa di opposizione ma soprattutto di buon senso amministrativo
Voto 7


Gianluca Diamanti: c’è o non c’è? Dalla sua bocca non escono nemmeno i monogrammi. “A me piace lavorare senza tanta pubblicità e di organizzare convegni per i cittadini, tipo PNRR”. In consiglio comunale? Se sono dell’opposizione faccio da quegli scranni il mio dovere.
Voto N.P.

Cristiano Papetti: è il consigliere che ha fatto registrare più interventi persino con proposte di emendamenti poi finiti all’ordine del giorno. Come avvocato sa disbrigarsi bene, forse perché gli amici di Fratelli d’Italia con lui sono sempre presenti alle manifestazioni socio-politiche. Da qui la volontà di trasformarlo come uomo di punta per la candidatura della Destra a sindaco della città. Il papà già chierichetto emerito con il parroco don Gerardo cose buone gliene ha insegnate tante e lui le ha messe a frutto. Non gli dispiace se lo definiscono il politico di Destra, anzi!
Bravo 7+

Marco Bussagli: ha addosso ancora le scorie di quello che fu, con quel Salvini che venendo a Veroli a prelevare voti dimenticò sul palco di presentare colui che era candidato a sindaco con la Lega. Da qui il salto della quaglia ancor più a Destra dove si trova bene con l’avv. Papetti. Sa parlare, sa fare, seppur a modo suo, il politico, ma spesso manca di aggiornamenti amministrativi per cui prende fischio per fiasco alcune decisioni assunte e riportate sui social del Comune. Da qui non c’azzecca ogni tanto sulle decisioni ultime, prendendo una data ed una via per altre.
Voto 6+

Gianluca Primi: Beato monoculo in terra caecorum. Ormai se lo sogna pure di notte Giuseppe Conte e più che battersi per il reddito di cittadinanza per quei verolani già troppi nella lista della sua collega Viglianti, la sua ‘lux fidei’ sono la segnaletica e la toponomastica. Non disdegna provare a fare anche la ‘pertica’ al pomodoro della maggioranza. Quasi mai astenuto e quindi non è per il “nì” ma per il “sì” o per il “no”. Non gli si può affibbiare il ‘ponzio pilato’ di turno, ma l’opportunista pro civitate verulana
Voto 6++


Gianluca Scaccia – Riconfermatissimo presidente della Pro Loco dopo un periodo di ‘riposo forzato’ rimane l’uomo di fiducia della Amministrazione. Da lui in qualità di massimo della pro Loco (ancora un anno in quiescenza –celibato però), passano i soldi delle liquidazioni di fatture di eventi estivi e non. Non manca mai con le sue ragazze alle manifestazioni o ad eventi organizzati dagli inquilini del palazzo comunale. Lui è come un prisma dove ogni lato è uguale all’altro ma che fa capo ai vertici che contano. C’è di più. Tutti confermati quelli del vecchio Direttivo con l’aggiunta dell’enfant prodige di chi parla o scrive delle ‘verità’ delle chiese di Veroli e che di certo diventerà il puntum focalis dell’associazione con sede all’interno dell’ex chiostro.
Si spera a questo punto che più di inviare comunicati della mattina per il pomeriggio di tanto in tanto possa convocare una vera conferenza stampa propedeutica e postuma di eventi.
Voto 6—

Marco Sciandrone: il prof. Uomo dell’algoritmo e della trigonometria a Veroli non è riuscito ad inculcarle nelle menti dei suoi ‘amici’ amministratori. Emette sentenze soloniane da mane a sera con un egocentrismo che spaventa i più per i suoi monologhi non diciamo di parte, ma quasi. Qualche maligno ha detto che sta cominciando a prepararsi la strada per una sua candidatura a sindaco della città. Non difetta di capacità in tal senso. Sembra infatti essersi velatamente autocandidato scrivendolo anche sul suo profilo. Ma serve obbligatoria la laurea accademica per proporsi a guida della città? Oppure esperienza maturata negli anni? Non disegna nel frattempo un valore aggiunto a qualche assessore amica pur pronto con la mannaia nel tentare di colpire tra capo e collo l’amministratore a non di sua estrema amicizia ed allora… Voto 6 per amicizia

Ai neo soloni della Loja, un paio e non di più diventati scribacchini di comodo, un invito: siate vicini al prete ma sedete qualche volta anche sui banchi delle chiese sempre più vuote anche per la loro non presenza.
Voto 5—

Ai commercianti: lasciate perdere di piagnucolare. Rivolgetevi ai vostri amici amministratori cui riservate sempre l’inchino come vassalli quale omaggio feudale
Voto 5 +

Dottor Mauro Ranelli – Il funzionario poliedrico che sa il fatto suo non disdegnando, si fa per dire, di fare nemmeno le ore piccole per rendere funzionante l’Ente. Difficile vedere la sua finestra chiusa. E’ l’uomo di fiducia del sindaco ma anche l’uomo che sa dare disposizioni sia per l’organizzazione del lavoro che per eventi. Tutto passa dalle su mani che alla sera pesano molto per il lavoro svolto. Non ha però peli sulla lingua e non inchina il capo facilmente. Le sue decisioni son pesate e conte a tal punto che potrebbe persino essere assente dalla sua scrivania ben conscio però che tutto possa filare dritto. E poi è colui che cura tutti i rapporti con gli Enti esterni per cui nulla sfugge curando il tutto nei minimi particolari. Un consiglio… attenzione a non farlo incavolare!
Voto 9

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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