“Con l’accordo di programma per la realizzazione della grande struttura di vendita nell’ambito dell’intervento di riqualificazione e valorizzazione dell’area e del relativo complesso immobiliare ex Permaflex, l’amministrazione Ottaviani aggiunge un ulteriore tassello alla trasformazione e allo sviluppo del territorio comunale, dalle ricadute, economiche e sociali, su tutta la regione”. A dichiararlo era stato l’allora assessore al bilancio e alle finanze del Comune di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, ora sindaco di Frosinone. Da quel giorno è passato circa un anno. Ma del progetto non si sa più nulla. Tutto è avvolto nelle nebbie più assolute. Non si riesce neppure a capire cosa si intende realizzare su quel sito ma anche se ci sono in corso trattative tra la proprietà e qualche società della grande distribuzione. L’unica cosa certa, al momento, è che il Comune capoluogo ha incassato come opera compensativa il parcheggio ex Frasca, con circa 200 posti auto. Ma in un verbale sottoscritto tra il Consorzio Asi e il Comune di Frosinone, in qualità di Autorità procedenti, e la società proponente e proprietaria del sito, c’era stato l’impegno, ciascuno per le proprie competenze, all’implementazione del sistema viario di accesso all’area oggetto di variante e precisamente alla realizzazione di una rotatoria all’uscita del casello autostradale di Frosinone. Ma anche di questo si è perso traccia. Un’opera, tra l’altro, che di certo non risolverebbe il problema del traffico della zona. La soluzione migliore sarebbe stata quella di creare una nuova arteria di collegamento con l’area industriale. Cosa che però il Comune non ha preso in benché minima considerazione e che trova ostacoli con i proprietari di diversi terreni che sorgono a ridosso dell’ex fabbrica di materassi.
Da evidenziare, inoltre, che nella zona ultimamente sono in atto una serie di operazioni immobiliari su terreni con destinazione urbanistica industriale o agricola.
Quelle aree, a quanto pare, fanno gola a molti proprio in virtù del fatto che si tovano a ridosso del sito, che farà quindi decuplicare i valori.
Guardia alta, dunque, per evitare che in un momento di crisi economica così forte i terreni possano finire in mani sbagliate.
