lunedì 27 Ottobre 2025
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Vendemmia lungo la via del Cesanese: tra tradizione e innovazione nelle vigne d’Italia centrale

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Il momento della vendemmia rappresenta un evento magico che coniuga tradizione e innovazione. Durante queste settimane, la raccolta e la condivisione diventano le parole chiave per il passaggio dall’uva al vino. Lungo la Via del Cesanese, una delle zone vitivinicole più importanti dell’Italia centrale, i lavoratori delle vigne sono intenti a raccogliere i pregiati grappoli di uva rossa con gesti meccanici e mirati. Questa è la festa della vendemmia, un momento cruciale per il territorio e per la produzione del famoso Cesanese.

Il viaggio tra le vigne per la vendemmia inizia a Piglio, presso l’azienda vitivinicola Petrucca e Vela. Tiziana e Fabrizio sono i proprietari di questa meravigliosa tenuta che produce principalmente Cesanese, il vino di eccellenza della zona. Qui, oltre all’odore dell’erba e della terra, si coglie il profumo dell’uva appena raccolta. La merenda che la coppia ha preparato per gli operatori, consistente in una bottiglia di vino, formaggio e salumi locali, viene gustata insieme ai lavoratori, in un momento di condivisione e di commistione con la natura circostante.

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Dopo la raccolta dei grappoli, l’uva farà il suo ingresso in cantina, dove inizierà il processo di trasformazione in vino. In cantina, la modernità ha sostituito le antiche tecniche, come quella della pigiatura a piedi nudi nei tini di legno. Oggi l’uva viene selezionata e trattata meticolosamente, fino ad arrivare alla sua fermentazione e alla svinatura. Dopo un adeguato riposo, il prezioso nettare potrà essere imbottigliato e venduto.

Il viaggio nella produzione del vino continua alla Cantina Monticiana, situata a Monte San Giovanni Campano, in località Colli. Qui, la vendemmia si svolge seguendo i rigidi principi dell’agricoltura biodinamica. Fabio Marra e Simone Broncard sono la coppia di agricoltori che gestisce questa cantina, coltivando 2500 viti di Cesanese, Trebbiano Malvasia e Moscato di Terracina, e 700 piante di ulivi divisi tra quattro cultivar.

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L’attenzione per l’ambiente e per il territorio inizia già prima dell’impianto del vigneto, con la preparazione accurata del terreno. La potatura manuale del vigneto e la raccolta rigorosamente fatta a mano, permettono di selezionare solo le uve migliori per la vinificazione immediata. La produzione biodinamica vieta l’uso di lieviti selezionati, permettendo al vino di mantenere il massimo della sua naturalezza. I vini prodotti dalla Cantina Monticiana non vengono filtrati né chiarificati, ma utilizzano solo il minimo indispensabile di solfiti. In questo modo, i vini della cantina diventano poesie imbottigliate, in cui si coglie pienamente l’amore per la natura e per la vita.

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Alfio Mirone
Alfio Mirone
Alfio Mirone è un ricercatore di eccellenze, food writer ed esperto nel settore dell'enogastronomia, oltre che editore del mensile Ciociaria & Cucina Excellence.
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