Le piste ciclabili a Frosinone se non inserite in un progetto più ampio rischiano il fallimento”. Lo evidenzia la Fiab Frosinone-Su2ruote Aps, che si rivolge ad amministratori e cittadini.
“Ci sentiamo di intervenire sulla realizzazione delle piste ciclabili a Frosinone con una serie di interrogativi che intendiamo sottoporre agli amministratori comunali rivolgendoci al contempo alla cittadinanza – spiegano dalla Fiab – Fermo restando il principio che muove le azioni della nostra associazione di promozione sociale, FIAB FROSINONE-Su2Ruote APS aderente alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, in linea con le politiche europee di transizione ecologica e in un’ottica di salvaguardia della salute collettiva, formuliamo una serie di richieste pubbliche rivolte al Comune e alla cittadinanza. Lo scopo – aggiungono – è affrontare l’argomento con una visione più vasta e integrata rispetto al contesto urbano e che si traduca in azioni efficaci”.
Ecco i loro quesiti
1 – Le nuove ciclabili già realizzate sono inserite in un progetto più ampio di mobilità urbana sostenibile integrata che preveda una rete ciclabile ed il potenziamento dei mezzi pubblici?
2 – La mobilità urbana futura prevede anche una significativa riduzione del traffico dei mezzi a motore privati? In caso affermativo attraverso quali azioni?
3 – È prevista una tempistica per la realizzazione della ciclabile che dalla stazione ferroviaria dovrebbe collegare il Matusa per viaggiare in senso opposto alla ciclabile di via Marittima?
4 – Nella progettazione della nuova stazione ferroviaria è stato previsto un parcheggio custodito per le bici di coloro che, utilizzando la ciclabile, vogliano lasciare la bici per prendere il treno?
5 – Avete previsto delle azioni incentivanti verso coloro che si recheranno al lavoro o a scuola in bici? A nostro avviso la realizzazione delle piste ciclabili da sola non può spostare parte del traffico sulla bici in assenza di politiche premianti.
6 – Il Comune ha previsto indirizzi politici per eliminare la sosta selvaggia che ostacola il flusso di pedoni e bici?.
Poi aggiungono. “In assenza di tali politiche (tra l’altro sono gli indirizzi del Piano Generale della Mobilità Ciclistica 2022-2024 approvato da Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e Regioni, e del Pums di Frosinone ovvero il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), il rischio dello scarso o nullo utilizzo delle ciclabili è a nostro avviso molto concreto e non vorremmo che si ripetesse il fallimento già sperimentato con il bike sharing”.