venerdì 29 Marzo 2024
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Biodigestore a Frosinone, ma anche no!

L’impianto di trattamento di rifiuti organici è qualcosa per cui nessuno può garantire che non si verifichino incidenti di sversamenti, di esplosioni e immissione di agenti patogeni.

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Biodigestore a Frosinone? Direi che non è una buona idea; o comunque molto discutibile. La popolazione che nuota nell’inquinamento, non si fida. Il punto focale è questo. Forse ci sono ottimi biodigestori; e potrebbe essere un’opportunità. Ma ci sono molti motivi per mettere il “veto” nella nostra zona.

Biodigestore a Frosinone

Sappiamo che il biogas ottenuto inquina in quanto gas stesso. La combustione che fa parte del processo anaerobico; può dare vita a spore pericolose per l’uomo. E mettere tutto ciò a ridosso della città non convince affatto. Consideriamo anche che le proprietà immobili, agricole e non; subirebbero svalutazioni non da poco. Parliamo di case, terreni; attività commerciali che orbitano nella zona. Verrebbero messi a rischio più posti di lavoro; di quanti ne produrrebbe l’azienda.

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Biodigestore a Frosinone  - esempio di catena

Quindi il gioco forse non vale la candela. Inoltre il nostro territorio già pesantemente penalizzato dal traffico su gomma; con una ferrovia modestissima che non si è mai ben sviluppata verso l’area pontina. Diciamola tutta per bieco campanilismo auto sabotante; è ben poca cosa. Il traffico verrebbe ulteriormente aggravato dal trasporto; di tonnellate e tonnellate annue di rifiuti provenienti anche da fuori provincia.

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Biomasse

Inoltre prodotto della biodigestione è usato in agricoltura. I batteri sporigeni possono avere, come già accaduto in Veneto ad esempio; ripercussioni sugli animali. E per estensione sulla catena alimentare; fino all’uomo. Consideriamo che l’anaerobico non è utile né per la salute umana né animale. Perché impoverisce i terreni. Producendo fanghi di deposito che vanno a loro volta depurati.

biodigestore a Frosinone - terra in affanno

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Chiaramente le emissioni fanno scadere la qualità della vita di chi abita; nel raggio di chilometri dall’impianto stesso. Il gas generalmente si brucia in torcia. Questo contribuirebbe ad un significativo aumento; degli inquinanti nell’atmosfera. Meglio sarebbe ridurre i rifiuti attraverso il compostaggio domestico e di prossimità; quello di quartiere per capirci. Gli impianti aerobici risultano essere meno pericolosi; e meno costosi per l’intera comunità. Sia chiaro che come cittadini ci rincuora che le Normative europee; sugli incentivi siano recepite dalla legislazione italiana. Ciò per promuovere energie rinnovabili.

Energie rinnovabili

Tuttavia consideriamo che non abbiamo garanzie sull’acqua. Quanta acqua si consumerebbe?  Un massimo di 20.000 mc/anno (equivalente del consumo medio annuo di 300 persone)? Vi sembra poco? Dobbiamo risparmiare acqua, stoccarla e conservarla, non “bruciarla” in tal modo.

biodigestore a Frosinone - esempio di biogas

In più, se non arrivasse organico sufficiente per mantenere l’attività; potrebbe diventare necessario accettare rifiuti organici da fuori regione in modo esponenziale. Per non fermare il mostro che dovrebbe andare sempre a pieno regime. Si può affermare davvero che non ci sarebbero cattivi odori? Solo  per “ridurre” gli odori, altrove, fuori Regione Lazio; si è disposto di spendere per un biodigestore, 13.400.000 euro, per il costo “iniziale” del progetto) e non sono bruscolini. Riguardo i contributi statali, il Decreto DM 2 marzo 2018; si riferisce a impianti di biometano nuovi entrati in esercizio successivamente alla data di entrata in vigore del Decreto (20 marzo 2018) ed entro il 31 dicembre 2022.

 Compost e Biodigestore a Frosinone

Vuol dire che l’impianto ipotetico frusinate ancora in forse, dovrebbe essere finito e funzionante entro il 31 dicembre 2022. Ciò per poter ricevere i contributi statali. Rispetto alla produzione e vendita del compost; già sappiamo che ad oggi il compost dobbiamo regalarlo, nessuno lo compra. Oggi in agricoltura si usano un’infinità di tipi diversi di compost specifici per ogni coltivazione, con diverse proprietà biologiche, fisiche e chimiche. Vale a dire che non esiste più solo un compost di qualità. Sembra un’opportunità eppure porrei l’accento sul fatto che l’esposizione prolungata a composti organici volatili può causare danni al fegato, reni e sistema nervoso centrale. Oltre a presentare vari gradi di tossicità cronica; i COV sono anche responsabili di odori molesti. L’esposizione a emissioni maleodoranti può causare sintomi secondari; come nausea e ipersensibilità.

Incentivi statali

L’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento residenziale; forse non porta i benefici sperati e anzi, a causa delle emissioni di particolato (Pm 2.5). Incrementa l’inquinamento atmosferico; e provoca danni alla salute. Ciò è quanto emerge dallo studio Enea. Le politiche di sostegno alle biomasse per uso residenziale; andrebbero condizionate all’uso delle più efficienti tecnologie disponibili. Gli standard emissivi delle tecnologie incentivabili; devono diventare più rigorosi e le politiche di incentivi vanno rimodulate. Tenendo conto degli impatti negativi sulla salute. Provocati dalle emissioni di inquinanti atmosferici come il particolato. La combustione della biomassa, infatti; se è considerata neutra dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica. E’ invece dannosa per la salute umana e la qualità dell’aria a causa delle emissioni di particolato, ossidi di azoto e composti organici volatili. L’inquinamento atmosferico è in particolare dichiarato cancerogeno dallo Iarc; (International agency for research on cancer).

© Riproduzione riservata

 

 

 

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Simona Aiuti
Simona Aiuti
Giornalista, web editor, blogger e autrice di romanzi, Simona Aiuti collabora con il quotidiano online TuNews24.it. Ama lo sport, l’arte in tutte le sue declinazioni e andare per musei e mostre. Si occupa da sempre di costume, italiani nel mondo, eccellenze tricolore e di trovare così le nostre tracce sovente profonde all’estero, anche e soprattutto nella stratificazione storica. Ama la storia, i dettagli dell’archeologia nascosta, la scultura, la poesia e l’arte in generale, in molte delle sue sfaccettature.
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