Vincenzo Zaccheo, un uomo per cui il tempo trascorre, senza offuscare l’entusiasmo per la comunità e l’ardore della battaglia politica.
Vincenzo Zaccheo
Una “parabola” e una storia personale quella del candidato sindaco, dalle sfumature epiche, piene di corse e rincorse controcorrente verso la vita. Zaccheo non si nasconde dietro il politichese, poiché le vicende di rivalsa, conquista e il pragmatismo, evocano per lui, “fatti” e realtà tangibili che non sono poca cosa. In una platea politica che parla di freddi listini e candidature sovente senza colore, il candidato già sindaco e con un ragguardevole successo alle spalle, mette sul piatto della bilancia i successi ottenuti in passato.
Non si può guardare avanti e governare una città se non c’è un “collante”, una griglia di valori, nonché uomini e donne che hanno costruito questo territorio. L’anima e la passione che Zaccheo esprime, arrivano da lontano e sono senza tempo. Il candidato sindaco nasce nel ’47 in un modo un po’ precipitoso.
Zaccheo sindaco
Zaccheo ama profondamente Latina, già Littoria e anche la sua nascita ha un che di epico. Il nostro vede la luce rocambolescamente in Piazza del Popolo, grazie alla prima ostetrica della città, la signora Cocco precipitatasi sul posto. Energico, acuto, sembra ancora alla conquista del futuro, anche se si tratta di quello dei suoi figli e dei suoi nipoti. Ed è così. Del resto la vita dei figli dei Carabinieri sovente è un po’ “garibaldina”.
Al riguardo uno dei pilastri della vita di Zaccheo, è stato suo padre, maresciallo eroe di guerra e poi impiegato nel territorio in prima linea. S’infiamma il candidato Zaccheo parlando del padre, e lo evoca proprio oggi che servono come il pane esempi così valenti. Così abile che a lui hanno intitolato la Caserma territoriale del Carabinieri di Aprilia. Uomo d’azione, impegnato negli anni cinquanta in indagini focali, che il figlio ricorda con facondia di particolari.
Compagnia dei Carabinieri di Aprilia
Il destino però si mette di traverso e al nostro, della sua piuttosto numerosa famiglia, porta via tragicamente quel padre, con la mamma e l’amato fratello; anch’egli un esempio. La vita mette alla prova, ma per tutta la vita, Zaccheo ha sempre tenuto nel petto quei valori e quel senso del dovere lasciatogli da quel padre coraggioso; così come i Carabinieri portano sul petto la Virgo fidelis. Vincenzo Zaccheo prende anche il testimone dal fratello che era già impegnato in politica.
Arriva il volontariato e il desiderio di restituire qualcosa alla società in cui è nato. Sappiamo che Latina è stata accogliente e vuole esserlo ancora secondo le regole umane e civili. E allora Zaccheo ha vissuto anni della giovinezza in cui esuli istriani erano accolti, perché i fratelli non si abbandonano mai. E poi anche l’esperienza come volontario nel terremoto in Irpinia. All’epoca benché giovane era già affermato.
Vincenzo Zaccheo nasce a Latina già Littoria
Serviva un coordinatore e Zaccheo si mise a lavorare a testa bassa. Eppure negli anni della giovinezza c’era anche posto per lo sport, come il basket, la pallanuoto e l’atletica, perché la cultura di una città nella trama ha anche l’ordito dello sport che nutre i ragazzi. Zaccheo non l’ha dimenticato e vuole far rivivere e rinforzare le attività sportive di Latina. Sottolinea il candidato a sindaco che la politica non va vista con diffidenza.
Al contrario, quando si spezzò per un destino avverso la sua famiglia; dando una sferzata alla sua vita, avrebbe potuto perdersi, ma la politica l’ha accolto. Proprio nelle ali giovanili del partito, Zaccheo ha trovato una dimensione, organizzando, coordinando e diventando punto di riferimento a sua volta di molti studenti. Le giravolte della vita sono tante, ma se si hanno radici ben salde, si può costruire.
Antonio Pennacchi Canale Mussolini
I capisaldi non si dimenticano. Al riguardo, Zaccheo ricorda ancora il padre, cui lo scrittore più noto di Latina, Antonio Pennacchi, uomo di grande temperamento, in “Canale Mussolini”, dedica parole vergate con ardore. Quell’uomo che con le sue indagini in un’epoca lontana, incastrò un magistrato corrotto. Una vita di corsa sempre in ascesa quella di Zaccheo che guarda Latina di oggi e ha le idee chiare su ciò che vuole realizzare.
Non è il momento per fermarsi e si percepisce che il candidato vuole consegnare alle figlie che ha oggi, una città migliore domani. Parla di Valentina e Martina, entrambe laureate in legge e s’infiamma ancora di più parlando di delle nipotine Sofia e Giulia, così come della moglie Alessandra. Fiero di loro, vuole essere ancora fonte d’ispirazione; così come la sua famiglia di origine lo è stato sempre per lui.
Marina di Latina
La sua parola sia come sindaco, sia come parlamentare, ha sempre avuto un peso e non ha mai tradito né l’elettore, né se stesso. Insomma, Zaccheo vuole rimettere in moto la città. E’ necessario ripulire sotto ogni punto di vista Latina da cima a fondo. Non è possibile che nel 2022 con la raccolta differenziata d’ultima generazione, in città ci siano angoli d’immondizia perenne. La città universitaria deve tornare a essere volano di cultura; avendo a disposizione spazi e immobili di fondazione disponibili.
Il teatro, la cultura a 360° deve ricominciare a produrre e a portare il nome della città lontano con importanti produzioni. Inoltre 14 km di costa non possono restare allo sbando. Latina deve attrarre turismo, diventando accogliente, piacevole, più bella e appetibile.
Vincenzo Zaccheo e Raccolta differenziata a Latina
La gente di Latina non ha dimenticato Zaccheo sindaco nei primi anni del duemila e in tanti per le strade, nei bar, lungo mare, palano di questa opportunità con speranza verso il futuro. Anche i vecchi amici non vengono meno, come Bruno Bulgarelli che ha installato in pratica una centrale operativa per la campagna elettorale. Ci sono gli strumenti, le donne e gli uomini e serve solo rispolverare quel senso d’appartenenza; amalgamandolo ai valori che saranno ancora un faro.
Fonte foto – pag. Facebook Zaccheo
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