Ho intrapreso questo viaggio per osservare direttamente gli effetti del cambiamento climatico nel settore agricolo italiano, concentrandomi sui danni causati dalla siccità e dal caldo anomalo, nonché sui fenomeni legati a temporali intensi e bombe d’acqua. Ho visitato diverse regioni per comprendere meglio queste dinamiche.
Ho scoperto che colture come olio, ortaggi, frutta e riso sono gravemente influenzate dal cambiamento climatico, con ripercussioni significative sulla qualità e quantità delle produzioni. Questa situazione porta inevitabilmente a un aumento dei costi per il consumatore. I produttori, con cui ho avuto modo di parlare, si stanno ingegnando per far fronte alla scarsità di riserve idriche, spesso con l’aiuto di agronomi che supportano gli agricoltori nelle loro strategie di adattamento.
Una delle tappe più significative del mio viaggio è stata la visita al delta del Po. Qui ho osservato il fenomeno degli “aloni bianchi” nel terreno, una conseguenza della scarsa portata del fiume che permette all’acqua salata del mare di risalire lungo la corrente. Questo fenomeno ha causato danni evidenti alle coltivazioni, come le piante bruciate dal sale.
Nonostante le difficoltà, ho notato che i frutteti, in generale, hanno avuto accesso all’acqua e hanno potuto utilizzare sistemi di irrigazione goccia a goccia. Tuttavia, i coltivatori esprimono preoccupazioni sul futuro di queste tecniche. Gli uliveti, in particolare le varietà autoctone del Nord, stanno soffrendo a causa del caldo eccessivo, mentre quelli del Sud mostrano una maggiore resilienza.
La situazione in vigna è preoccupante non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro. È probabile che il clima imponga cambiamenti importanti anche nei vigneti, richiedendo l’adozione di tecniche più adatte all’arido-viticoltura. Per quanto riguarda la coltivazione del riso, la situazione varia a seconda della zona. Nel vercellese, ad esempio, la conformazione argillosa dei terreni riduce l’impatto della siccità, mentre in altre aree come il pavese, milanese e novarese, la scarsità di acqua è più sentita.
Un cammino verso l’innovazione
Il viaggio mi ha mostrato che il cambiamento climatico è una realtà incombente, ma gli agricoltori stanno progressivamente orientando le proprie risorse verso l’innovazione e la sostenibilità. L’esempio del territorio mantovano, dove l’acqua è gestita in modo efficiente grazie all’agricoltura innovativa, è emblematico di questo cambiamento positivo.


