È stata ufficialmente isolata al policlinico Sant’Orsola di Bologna la variante BA.4, sottocategoria di Omicron, il paziente non è al momento in pericolo di vita. Dall’inizio della pandemia nel marzo 2020 ad oggi sono diverse le varianti di Covid 19 che si sono susseguite, alcune di queste sono rimaste isolate e hanno destato meno preoccupazione di altre.
La comunità scientifica per convenzione ha denominato le varianti con le lettere dell’alfabeto greco. Abbiamo infatti conosciuto la variante Alfa, Beta, Gamma, Eta fino ad arrivare a fine Novembre 2021 alla variante Omicron. Quest’ultima arrivata dal Sud Africa, è stata la variante che in Italia in particolare ha destato più preoccupazione e allarme.
L’elevato tasso di contagio infatti ha da subito richiesto un’attenzione particolare: è stato esponenziale l’aumento dei contagi. La trasmissibilità è elevatissima e l’infezione interessa le alte vie respiratorie, senza però escludere il pericolo di polmoniti. Parlando di numeri e percentuali la trasmissibilità di Omicron 4 è addirittura cresciuta di 8 punti percentuali.
I sintomi
La nuova variante porta con se anche una serie di nuovi sintomi. Spossatezza e stanchezza tra i primi, ma anche dolori allo stomaco, all’addome in generale e mal d’orecchio, fortissimo mal di gola, alcuni pazienti hanno dichiarato di non riuscire a deglutire. Molta è la preoccupazione per i sintomi neurologici come le vertigini. Un quadro decisamente nuovo e diverso da quello fino ad oggi conosciuto.
L’infettivologo Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico di Tor Vergata di Roma, ha specificato come sia importante prestare attenzione alle nuove varianti, in quanto sono decisamente lontane dall’essere un semplice raffreddore. Nelle categorie fragili Omicron può sfociare in malattia severa e nel peggiore dei casi portare alla morte.
Possiamo, purtroppo, constatare di essere ben lontani dalla risoluzione della pandemia. Il virus è imprevedibile e sembra trovare sempre più nuove strade e nuove varianti per adattarsi al nostro organismo pur di sopravvivere.
Le nuove disposizioni ministeriali in merito ai dispositivi di protezione lasciavano sperare in un parziale ritorno alla normalità, ma a quanto pare non è ancora il momento. Dobbiamo restare in guardia e capire l’evolversi della situazione.