domenica 1 Ottobre 2023
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24 aprile 2022, Perugia-Assisi: Marcia Straordinaria per la Pace

Mancano ormai pochi giorni all'evento che richiamerà decine di migliaia di persone da tutta Italia e non solo. Le ragioni della manifestazione

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Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che potesse scoppiare una guerra in Ucraina, proprio a due passi da casa nostra; anche se qualcuno ricorda ancora i fatti dell’ex Yugoslavia, della Serbia e del Kosovo, tuttavia il conflitto ora in corso sembra avere altre sembianze, appare ai nostri occhi più spaventoso e incontrollabile.

Il livello di diffusione di immagini e informazioni che il web ha permesso, grazie all’avanzamento della tecnologia digitale, è certamente imparagonabile a quello di qualsiasi altra epoca storica e tutto ciò comporta un nostro coinvolgimento, in qualità di cittadini europei, più diretto e più emotivamente esposto.

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Scene dal teatro di guerra ci travolgono con la loro forza dirompente, reportage di coraggiosi giornalisti ci scaraventano direttamente in quei luoghi, spezzandoci il fiato, togliendoci il sonno, mostrandoci inequivocabilmente quanto l’Europa sia direttamente coinvolta, più di qualsiasi altra realtà geopolitica, in questi fatti.

I russi e gli ucraini poi sono popoli che conosciamo bene, con cui abbiamo sempre storicamente dialogato e avuto relazioni commerciali e politiche; gli ucraini in particolare hanno iniziato a migrare nel nostro paese da decenni, e molti di loro sono nostri amici o conoscenti, lavorano nelle nostre case, fanno parte delle nostre famiglie…

Occorrerebbe tanta calma e lucidità adesso per sostenere il gravoso peso di questi accadimenti, e invece è la paura a governare il dibattito pubblico, e si sa che la paura è sempre una cattiva consigliera, specie di fronte a decisioni delicate e determinanti come quelle che comporta una “maledetta” guerra.

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Prima che la via dei negoziati di pace scomparisse dalla scena politica, avevo ancora piena fiducia nella volontà di una risoluzione diplomatica al conflitto; mi dicevo che l’occidente, con la sua civiltà democratica e la sua storia millenaria, avrebbe saputo percorrere strade alternative alla guerra: proprio noi europei, italiani, francesi, tedeschi, spagnoli ancora memori di ciò che è stato “il secolo breve” e di quanta morte, distruzione e miseria abbia portato alle nostre nazioni.

E invece no!

Siamo costretti ad assistere ad uno spettacolo inaccettabile, a scene che avviliscono gli animi e precipitano nell’insignificanza e nella solitudine i popoli europei. Paesi che, mai prima d’ora avevano osato, si riarmano, scelgono, a cuor leggero, di inviare armamenti bellici e risorse in gran quantità nel bel mezzo del conflitto, schierandosi sconsideratamente senza pensare alle conseguenze che tutto ciò potrà generare.

Ecco cosa è cambiato: l’Europa non parla più di pace come un tempo, non cerca più l’arte nobile della politica e della diplomazia per risolvere le controversie e appianare le tensioni, ma sceglie di prolungare il conflitto e accrescere vittime, morte e distruzione limitandosi a cercare un colpevole e una vittima. Sento più ragionevolezza ahimè nei discorsi di strada che nei parlamenti, avverto maggior senso di responsabilità nei comuni cittadini che nei governanti e questa cosa mi spaventa oltre ogni dire.

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In questo assordante vuoto soltanto le parole di un uomo risuonano, inascoltate e distanti; Papa Francesco infatti è l’unico leader mondiale che sembra voler riportare un po’ di lucidità nel dibattito pubblico esprimendo parole di ferma condanna contro chi guerreggia e fa di tutto per allontanare la cessazione delle ostilità:
«La vera risposta» alla guerra non sono altri armamenti, «sanzioni, alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti». Questo va ripetendo papa Francesco invitando idealmente ognuno di noi a manifestare il proprio dissenso risoluto e pacifico.

Il prossimo 24 aprile si riuniranno, ad Assisi, tutti coloro che non vogliono che questa retorica della guerra, come processo inevitabile, si faccia definitivamente strada in Europa e nel mondo; si daranno appuntamento tutti i liberi cittadini che hanno assistito impotenti a un confronto politico folle, che pur di giustificare le operazioni belliche ha quasi ridotto al silenzio chi si è permesso di dissentire. Purtroppo il papa è l’unico testimone, tra i grandi della terra, del fatto che un altro mondo è possibile, e che la pace è l’unica strada per costruire una società più libera, più giusta e tollerante.

Una marcia per dire no alla guerra, per dire no al riarmo, per dire no all’odio e alla sopraffazione, un punto di inizio dunque per favorire la rinascita di un nuovo processo di costruzione della pace che, come il grande Gino Strada ha insegnato a noi tutti, è lento e faticoso, pieno di ostacoli e di smarrimenti ma che resta l’unico possibile per salvare la nostra specie dall’autodistruzione.

La pace ha bisogno di noi e noi della pace: la marcia del 24 aprile di Assisi è il posto giusto per far sentire la voce della fratellanza e dell’amore contro ogni guerra!

Qui le informazioni per partecipare:
Comitato promotore_Marcia Perugia Assisi: 3356590356 – T: 0755736890 F: 0755739337 – E: adesioni@perlapace.it perlapace.it perugiassisi.org 
cittaperlapace.it lamiascuolaperlapace.it

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Max Stefàno
Musicista e docente di lettere, apprezzato performer musicale. Ha conseguito nel corso degli anni numerosi titoli sia artistici che culturali e una notevole esperienza sul campo. Dopo la laurea consegue un master in Web Content Management e collabora con alcune web agency della Capitale. Attualmente insegna nella scuola pubblica e collabora, al contempo, con diverse scuole private di musica della zona, in cui tiene lezioni di strumento e svariate attività laboratoriali. Lavora inoltre nel sociale, dove coordina e gestisce attività musicali e socio-educative con disabili. Suona stabilmente la chitarra in numerose ed affermate band locali e ha da sempre la passione per la lettura, la scrittura e la scienza della nutrizione. Bibliofilo ‘impenitente’, vanta un’imponente biblioteca personale e una vera e propria mania per la carta stampata. Per TuNews24.it cura la rubrica ‘Kafka sulla spiaggia’.
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