È uno dei passatempi preferiti da Sergej Milinković-Savić, vice capitano della Lazio. Stiamo parlando del flipper, un divertimento di altri tempi che ancora oggi ha una larga schiera di fan. Il “Sergente” lo usa per rilassarsi e ricaricare le energie quando si trova a casa, prima di un incontro importante. Quello da lui prescelto è ispirato alla musica dei Led Zeppelin e prodotto dalla Stern, una delle più grandi aziende produttrici di flipper.
Evoluzione dell’intrattenimento: col digitale un’offerta infinita
«Certo, nel 1983 la nostra industria produceva circa 100.000 flipper all’anno, mentre oggi il nostro obiettivo è di un decimo. Ma considerando quanti nuovi generi di intrattenimento sono nati in questi anni, siamo fortunati a essere tornati alla ribalta. Anzi, oggi possiamo contare su nuove fasce di utenza, come i privati e i collezionisti, per cui produciamo esemplari in serie limitata» commentava nel 2014 Gary Stern, patron dell’omonima azienda.
In queste parole troviamo una chiave di lettura per interpretare il presente e il futuro dei “passatempo” del ventunesimo secolo: l’ingresso del digitale nell’intrattenimento. Il mercato dello “svago” ai nostri giorni è infatti, accessibile a tutti, gratuito e potenzialmente infinito. Dalle app da smartphone fino ai siti di casinò online, l’offerta di giochi è così ampia che sull’argomento sono nati blog come Bonusfinder.it, un sito comparatore di bonus offerti dai casinò online creato per aiutare l’utente a orientarsi nel mondo dell’iGaming, e siti “aggregatori” di videogiochi gratis come Gioco.it, che permettono di trovare i propri videogames preferiti nel gigantesco mondo del web.
In questo contesto dove tutto è accessibile, veloce e gratuito, il buon caro vecchio flipper può ancora rivendicare un ruolo rilevante nel mondo dell’intrattenimento?
Il mercato dei flipper: i più cari costano oltre 50.000 Euro
Nella dichiarazione di Stern c’è la risposta a questa domanda: esiste ancora un florido mercato tra gli appassionati privati e i collezionisti che arrivano a richiedere alle case produttrici pezzi personalizzati e unici. Curiosando su collezionistidiflipper.it, blog che si propone di mettere in contatto richiesta e offerta relativa ai “pinball” più ricercati, si scopre che i prezzi degli oggetti maggiormente desiderati non scendono sotto i 7000 euro. Secondo questo sito il modello più caro sarebbe “Indiana Jones: The Pinball Adventure” (55.555 €), mentre il premio per il più economico andrebbe ad “Alien” (7.029 €). Anche in questo caso Stern ci aveva visto lungo: quando un oggetto molto amato viene sostituito da versioni più moderne, finisce per diventare un pezzo da collezione, per il quale gli appassionati sono disposti a pagare qualsiasi cifra. Una passione quella per i flipper che non accenna a scemare anche se le partite non si svolgono più nei bar, ma nelle stanze private dei collezionisti, con un passaggio che porta il pinball dall’essere una forma di intrattenimento sociale ad una più prettamente privata.
Per la produzione degli ultimi modelli, le case produttrici si ispirano a fenomeni contemporanei come la serie tv “Stranger Things”, “Guerre Stellari” o “Jurassic Park”, mantenendosi sempre aggiornate con le ultime tendenze. Una cosa infatti sembra certa: anche se gli anni passano il flipper resta un gioco in grado di divertire e appassionare.