“Le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime stanno producendo straordinari incrementi dei prezzi di acquisto praticati dalle aziende fornitrici, nazionali ed estere. In particolare – scrive in una nota Ance Frosinone (Associazione nazionale costruttori edili) a partire dagli ultimi mesi del 2020, si registra un eccezionale aumento dei prezzi dell’acciaio, del cemento, dei prodotti petroliferi, del rame, dei materiali plastici e dei loro derivati, solo per citarne alcuni, con una vertiginosa impennata dei relativi costi che sta determinando un’alterazione dell’equilibrio contrattuale insostenibile per le Imprese, non solo edili.
A ciò si aggiunge un rincaro straordinario dei costi dell’energia elettrica, del gas e del petrolio, che, iniziato dalla seconda metà del 2021 si è ulteriormente aggravato a causa delle note vicende del conflitto russo-ucraino, e ha indotto il Governo e le istituzioni a descrivere lo scenario nazionale in termini di economia di guerra”.
“Una tempesta perfetta che è destinata a bloccare i cantieri italiani” – secondo il Presidente Cav. Libero Angelo Massaro – che evidenzia: “Ci troviamo costretti a fermare i cantieri anche a causa di un sistema di revisione prezzi assolutamente inadeguato, sia per le opere pubbliche e ancor peggio per gli appalti privati.
Vorrei segnalare l’esempio emblematico della gara di appalto per la realizzazione del ponte dei Congressi di Roma che, come avevamo ampiamente previsto, è andata deserta, in quanto sarebbe stato antieconomico presentare un’offerta senza un aggiornamento dei prezzi. Segnali inequivocabili – prosegue Massaro – di un radicale cambiamento di scenario in cui le nostre aziende non possono più immolarsi né a raggiungere compromessi la ribasso”.