sabato 27 Luglio 2024
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Veroli – Yes, women can, sempre un passo avanti!

Grande successo dell'iniziativa del circolo PD di Veroli, voluta dal suo segretario Tony Pironi e dalla consigliera comunale Francesca Cerquozzi, insieme con i circoli ernici sull’empowement femminile

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Serata dedicata al coraggio e alla determinazione delle donne con ottimi interventi delle relatrici

La Galleria La Catena ha saputo accogliere grazie a Tony Pironi segretario del circolo democratico di Veroli, ed ai circoli ernici tante persone interessate alla tematica dell’iniziativa sull’empowement femminile “Yes, women can”.
Erano presenti: Valeria Valente (senatrice Presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere), Mauro Buschini (consigliere regionale), Simone Cretaro (sindaco di Veroli), Domenico Alfieri (sindaco di Paliano), Matteo Campoli (sindaco di Fumone), Assunta Parente (visindaco di Veroli), Sabrina Sciucco (vicesindaco di Monte San Giovanni Campano), Pierpaola D’Alessandro (direttrice generale ASL di Frosinone), Loredana Rea (direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Frosinone), Annalisa Casino (presidente nazionale Commissione Pari Opportunità di Legacoop), Roberta Cassetti (psicologa/psicoterapeuta) Francesca Cerquozzi (consigliera comunale di Veroli con delega alla Cultura) insieme alla collega Alessandra Cretaro con delega al personale e al commercio

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Il saluto del sindaco Simone Cretaro

A fare gli onori di casa il sindaco di Veroli Simone Cretaro il quale ha ricordato l’importanza che oggi la donna rappresenta nella società moderna.
“E’ bello vedere tante persone che hanno voluto partecipare ad un incontro e la donna ha il suo ruolo molto importante. Questo ci fa ben sperare e ci dice chiaramente che il nostro paese ha bisogno del talento e della consapevolezza delle donne. Ne vedo diverse qui e vorrei tra le tante fare un elogio che lo merita in questo particolare momento alla direttrice della ASL dottoressa Pierpaola D’Alessandro, la quale possiamo considerarla una vera eroina nel suo ruolo per ciò che sta facendo in questo momento così delicato della pandemia. Sono convinto e nello stesso tempo contento che rimarrà nella storia della nostra Ciociaria”.

Dottoressa Pierpaola D’Alessandro (Direttrice generale ASL di Frosinone)

“Intanto permettetemi di ringraziare il sindaco per le belle parole nei miei confronti. Grazie! Guidare una ASL difficile, tra le più difficili d’Italia, come quella di Frosinone non è stato e non è semplice. Farlo dovendosi confrontare con le enormi difficoltà aggiuntive poste dalla pandemia ha reso il compito improbo ma credo di poter affermare che abbiamo non solo tenuto botta ma anche migliorato i servizi a disposizione. Nel fare questo credo che l’essere donna abbia avuto un ruolo perchè credo che le donne, e il mio staff che è uno prevalentemente femminile, siano capaci di apportare qualcosa in più termini di sensibilità sul fronte della cura. La cura della persona è qualcosa di molto connesso con l’essere donna ed in un momento cosi difficile mi sento di poter dire che questa caratteristica sia risultata vincente. Ma il protagonismo e i talenti femminili non bastano se non c’è una chiara volontà politica tesa a favorire la presenza delle donne nei ruoli chiavi di un territorio. In tal senso va ribadito come nel Lazio questa volontà, almeno per quanto attiene la sanità, sia chiara e manifesta. Nel Lazio le nomine dei direttori delle Asl rispetta la parità di genere. E’ la dimostrazione che quando si vuole aprire la porta alle donne lo si può fare. In Sanità il 22% dei Direttori Generali è donna. Il Lazio è però prima Regione, perché ha nominato ben il 50% di donne a dispetto del numero nazionale ancora molto basso.

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Bisogna che anche le ragazze vengano indirizzate ancora di più alle materie scientifiche e che si avvicinino alla Sanità anche per gestirla da manager. È un mestiere molto adatto alle donne, richiede di essere multitasking e unire gestione di beni pubblici con esiti di salute e di vita della popolazione. Fare il direttore di aziende sanitarie richiede una capacità di generazione, di accoglienza e di passione. Non serve solo pianificare, non serve solo essere tecnici e gestori ma occorre saper buttare il cuore oltre l’ostacolo. L’Asl di Frosinone è considerata fra le aziende più difficili da gestire, causa la sua complessità. Noi, oggi, siamo 3 donne in direzione e ci sentiamo di dire Yes “wonen” can… Fare sanità pubblica è un mestiere davvero complesso ma se si mette la passione, l’amore per la salute della collettività, la cura degli altri al dentro, è un mestiere bellissimo. L’invito a tutte le ragazze è di non abbattersi al primo ostacolo ma scalare gli scalini per arrivare in cima alla scala. Perché non solo è possibile ma deve essere fatto perché fa bene alla sanità avere entrambi i sessi alla guida in maniera complementare e integrato. In medicina tutto era tarato sugli uomini, anche i farmaci e i dispositivi medici. Ora le cose stanno cambiando e fa bene per tutti avere il mix dei sessi con le loro caratteristiche e diversi modi di approcciare le gestioni. La donna spesso riesce a mettere più cuore nelle cose che fa e in sanità serve anche molto questo”.

Loredana Rea (direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Frosinone)

“Sono nata in un contesto familiare facilitante che non ha mai messo ostacoli alle mie ambizioni ma è chiaro che non è per tutte le donne cosi. E non lo è nemmeno nel settore dell’arte e della cultura che, invece, dovrebbe essere più aperto e pronto a receprire il progresso dei tempi. Ma l’arte e la cultura vivono la storia e devono fare i conti con essa e la storia ci dice che fino a qualche decennio fa il mondo dell’arte era un mondo eminentemente maschile e solo negli ultimi tempi si sta aprendo al femminile. Anche il settore dell’istruzione deve fare i conti con una mentalità ancora tutta declinata in senso maschile. Passi avanti si stanno facendo ma non è semplice e ogni conquista è faticosa e fragile. Bisogna sempre tenere alta la guardia e difendere ogni diritto acquisito”.

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Sabrina Sciucco (segretaria del circolo del Partito Democratico e vicesindaco di Monte San Giovanni Campano)

“Non è semplice fare politica attiva per una donna ma si può fare. Il mio percorso è li a dimostrarlo. Da qualche anno sono segretaria del circolo di Monte San Giovanni Campano del Partito Democratico e da qualche mese sono diventata anche vicensindaco. Si può fare ma non è certo semplice perché spesso mi trovo ad essere sola in contesti quasi esclusivamente maschili. Questo però non deve essere scoraggiante ma, anzi, deve essere di sprone alle tante donne che hanno dei dubbi. Le donne possono farcela, ne hanno tutte le possibilità e tutti i diritti. E’ una questione, la questione più importante direi, di giustizia sociale e di effettiva parità non più rinviabile”.

Annalisa Casino (presidente coop Eticae e presidente nazionale Commissione Pari Opportunità di Legacoop)

“Il mondo delle imprese è un mondo resistente alla presenza femminile. Lo è in due versi principali. Nella difesa del lavoro femminile e nell’apertura dei luoghi di comando alle donne. La pandemia ci ha dimostrato, sono i numeri ufficiali a dirlo, che il peso maggiore in termini di posti di lavoro persi sono stati quelli occupati da donne. Nel primo anno di Covid i report ci dicono che il 99% dei posti di lavoro persi erano occupati da donne; un numero impressionante. E poi c’è la questione dei ruoli apicali. Nei settori imprenditoriali a maggiore presenza di impiego femminile a fronte di quote del 65-70% di lavoratrici abbiamo poco più del 20% di donne in posizione di comando. I consigli di amministrazione delle imprese sono ancora luoghi quasi esclusivamente maschili. Questo non è più sopportabile e non solo perchè è eticamente sbagliato ma anche perchè ci priviamo delle risorse e dei talenti di tantissime donne in gamba”.

Valeria Valente, senatrice e presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere

“Occorre cambiare il modello organizzativo della nostra società, dalle cose più semplici a quelle più rilevanti e iniziare a concepire il mondo come un posto popolato non solo da uomini ma da uomini e donne. Per fare questo occorre tanto protagonismo femminile ma anche la presa di coscienza da parte maschile che bisogna mollare la difesa di un ruolo che ormai è fuori dalla storia e aprire alla presenza femminile. Come è stato già detto le donne hanno la possibilità di portare al centro della vita sociale, culturale, materiale e politica nuovi paradigmi, primo fra tutti quello della cura. Perché non provare? Di cosa si ha paura? Sappiamo, e i fatti drammatici della guerra in Ucraini di questi giorni ce lo stanno dimostrando con chiarezza, cosa può produrre un approccio maschile alle cose della vita. Credo sia ora di sperimentare anche un diverso modo di intendere lo stare al mondo. E questo modo o vede le donne al centro o non sarà possibile. In tal senso tutti devono fare la propria parte e anche la politica e anche il Partito Democratico deve fare la propria parte”.

Toni Pironi (segretario circolo di Veroli del Partito Democratico)

“E’ stato un onore per il nostro circolo ospitare un incontro così importante e così denso di spunti di riflessione. Occuparsi della questione di genere vuol dire occuparsi in modo trasversale della condizione di metà della nostra popolazione. Una metà che ancora oggi fatica a trovare il giusto spazio e la giusta considerazione. Occorre aprire, lo dico alla politica in primis, al protagonismo femminile chiedendo agli uomini un passo indietro perché davvero la maggiore novità del nostro tempo può essere apportata solo da una maggiore presenza delle donne nei ruoli cardine della società.

A Veroli il nostro partito un po’ di strada ne ha fatta portando in giunta ed in consiglio comunale due donne davvero in gamba quali Assunta Parente e Francesca Cerquozzi, alla quale si deve l’idea e la spinta che sta dietro questo evento. Tuttavia la strada è ancora tanto lunga. Infine voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa a partire dai segretari dei circoli di Arnara, Boville Ernica, Monte San Giovanni Campano, Ripi, Strangolagalli e Torrice ma anche ai tanti amministratori presenti, agli ospiti che hanno reso importante l’appuntamento e, soprattutto, alle persone che hanno scelto di dedicare un’ora e mezzo per ascoltare e confrontarsi su un tema così delicato. Quando questo accade vuol dire che la politica è ancora in grado di attrarre interesse e partecipazione. Non mi sembra cosa da poco in questi tempi. A tutti l’invito… allora proviamoci!”

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Egidio Cerelli
Egidio Cerellihttps://www.tunews24.it
Giornalista del quotidiano online "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News", inizia a collaborare con il Messaggero il 29 aprile 1973, quindi con il Corriere di Frosinone, Radio Frosinone, TeleUniverso e Itr, per le telecronache del Frosinone Calcio e del Basket Veroli. Quindi Extra Tv, Ciociaria Oggi, La Provincia Quotidiano e Tg24. Organizzatore di numerosi eventi tra cui la Biennale del Ferro Battuto, Premio Veroli con Mogol, Premio Valente con Gaetano Castelli.
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