Da sabato mattina un gigantesco striscione con i colori della bandiera ucraina campeggia sulla facciata del Palazzo Municipale di Sant’Elia Fiumerapido in segno di solidarietà con il popolo ucraino e di accoglienza per i profughi del Paese in guerra.
Da diversi giorni, intanto, i volontari della Protezione Civile, coordinati da Angelo Rotondo e Angela Caccia e della locale Associazione dei Carabinieri a riposo, con il Presidente Augusto Tirelli sono al lavoro, presso la sede del Centro Anziani nella Villa Comunale, per la raccolta di beni essenziali da inviare alla frontiera fra Polonia ed Ucraina.
Cumuli di pacchi con vestiari invernali, coperte, derrate alimentari e medicinali riempiono il salone.
Lunedì verranno a farne carico mezzi della Caritas. A Sant’Elia, dove già esiste da anni una piccola comunità ucraina proveniente dalla città di Rivne, è già giunta un’intera famiglia composta da donne e bambini e sono ospiti della comunità.
Due coniugi, un italiano ed una ucraina sono già qui al riparo, fuggiti alle prime avvisaglie dell’invasione russa.
Se ne attendono altri molti dei quali sono ancora fermi al Brennero.


