Dalla scappatella occasionale, al flirt digitale, fino alla vera e propria relazione extraconiugale: il tradimento è una realtà che può colpire qualsiasi coppia.
È opinione comune che il tradimento sia riconducibile ad una crisi di coppia, ma siamo sicuri che non ci siano anche altri fattori che possono spingere a tradire?
Partiamo dal presupposto che il tradimento non riguarda solo l’aspetto carnale, il sesso, ma anche l’intimità emotiva che si può creare tra due persone. Da recenti studi sembrerebbe infatti che per molti, anche uno scambio di messaggi del partner con una terza persona, incentrati su aspetti intimi, confidenziali, come anche provocazioni più piccanti siano identificabili come tradimenti veri e propri.
All’interno delle relazioni di coppia si vivono sempre dei cambiamenti: innanzitutto si cresce, emergono poi nuovi bisogni e difficoltà che possono portare a volte a turbamenti individuali e relazionali, che se non gestiti in modo consapevole possono creare crisi anche importanti.
Nel corso della relazione anche le sensazioni e attivazioni emotive cambiano, basti pensare alle prime fasi della formazione della coppia in cui si prova una forte attrazione ed un invaghimento che nel corso del tempo lasciano spazio ad altre sensazioni ed emozioni che portano, se la coppia si consolida, verso un legame più profondo.
L’amore è un processo dinamico ed integrato che coinvolge l’individuo nella sua globalità biologica, psichica e sociale. La scelta del partner è influenzata dai ricordi degli stati emotivi relativi alle prime esperienze con i nostri genitori o con chi si prendeva cura di noi.
Scegliamo un partner perché lo sentiamo in sintonia con i nostri bisogni, come sentirci amati o apprezzati, al sicuro, capiti, riconosciuti etc., ma nel corso del tempo le modalità di espressione e soddisfazione dei bisogni possono cambiare. Può così accadere che si tradisca per compensare un bisogno “mancato”, non soddisfatto dal partner: si tradisce per sentirsi desiderati, per essere visti e considerati, o anche per riscoprire la propria capacità seduttiva e sentirsi attraenti e apprezzati. Oppure può accadere che si tradisca per ricercare una nuova relazione qualora quella in corso andasse male e non si riuscisse ad accettare l’idea di stare soli.
Tuttavia le persone possono tradire anche per ricercare forti sensazioni e sentirsi vive, uscendo così da una quotidianità che percepiscono noiosa e frustrante. Il rischio e l’elemento trasgressivo del tradimento, ricercati come fuga dalla propria vita quotidiana, alimentano quella sensazione di vitalità che difficilmente trovano altrove.
E ancora si può tradire perché ci si innamora di una nuova persona, ma non si riesce a lasciare il partner perché vissuto come “porto sicuro”, o perché si è all’interno di un legame di dipendenza affettiva, economica, o di altro genere.
In altri casi invece, si tradisce spinti dal bisogno di autosabotarsi, per dimostrare a se stessi, ad esempio, che non si era in grado di vivere in maniera funzionale una relazione o che non si era degni dell’amore dell’altro.
È importante capire i motivi che hanno spinto al tradimento e prendere coscienza di ciò che all’interno della relazione e anche individualmente può esser migliorato e gestito diversamente. Ciò affina la propria consapevolezza e la presa di contatto con le proprie esigenze.
È diverso infatti tradire per puro desiderio istintivo di un altro corpo, dal tradire a causa di bisogni non soddisfatti, o per bassa autostima e bisogno di conferme esterne sulla propria capacità di attrarre. Così come diversa cosa è tradire a causa di un’importante crisi di coppia o identitaria rispetto al tradire per autolesionismo o per proprie paure come quella di ritrovarsi soli.
Come si può ricostruire una relazione dopo un tradimento?
Nel tradimento si perde l’esclusività e l’unicità della relazione ed è questo l’aspetto che crea maggiore sofferenza.
Il perdono è possibile, ma è un processo, non uno stato. Non si può perdonare nell’immediato un tradimento, non sarebbe autentico, ci vuole il giusto tempo, il “proprio” tempo.
Anche la persona tradita ha la sua responsabilità e deve comprendere cosa è accaduto. Bisogna far luce sui limiti e sulle difficoltà personali, così come sulle incomprensioni che ci sono state all’interno della coppia. Va ricostruita la fiducia e questo è possibile comunicando, confrontandosi su ciò che è accaduto. Ma soprattutto la coppia deve creare “nuovi pezzi di storia”, nuove esperienze in cui si viva la possibilità di recupero. In primis la possibilità da parte della persona tradita di riaffidarsi. Non è poi da sottovalutare che anche la persona che ha tradito e chiede al partner il perdono e la possibilità che il loro legame possa continuare e che l’amore possa tornare vivo, è una persona sofferente.
