A ridosso del Carnevale nulla è ancora deciso. Si profila uno scontro M contro M… contro M
di Dario Facci
E’ Carnevale, essere troppo seri non vale. Anche se la situazione non è di quelle più leggere con i venti di guerra che si accavallano con una coda di pandemia da qualche milione di morti, tempeste e terremoti che ci fa? Tanto vale ridere e occuparsi di cose leggere come la preparazione delle elezioni comunali di Frosinone. La decisione non è ancora stata presa ufficialmente (accadrà nelle prossime ore) ma pare proprio che il candidato del Pd e una coalizione non ancora decifrata per bene sarà il già sindaco due volte Domenico Marzi. Lui, l’avvocato noto nel capoluogo come Memmo, nipote del primo sindaco di Frosinone dell’era Repubblicana, questo passo non lo avrebbe voluto fare e lo aveva anche detto e scritto che non si voleva ricandidare. L’ultima volta che lo fece era in concorrenza con Michele Marini, sindaco uscente del Pd e quelle elezioni le vinse Nicola Ottaviani, lo Zar ora al termine del suo decennio di regno. Per lui era pronta la candidatura al Senato con Italia dei Valori ma sfortuna volle che quel progetto politico cadde in disgrazia proprio nel frangente. Un’altra candidatura, questa volta alla Provincia nelle fila dell’Udc lo vide nella scomoda posizione di concorrere per un Ente per il quale il partito che lo sosteneva predicava l’abolizione in modo assai convinto. Poi fu il silenzio. Ora Memmo, che era uno strenuo sostenitore del progetto trasversale che vedeva candidato Mauro Vicano, una volta tramontata quella ipotesi caldeggiata per un paio d’anni di seguito anche se a versata manifestamente dal resto del Centrosinistra, è stato individuato quale la soluzione a un problema che diventa pesante. Vedremo l’evoluzione della cosa in brevissimo tempo, poiché l’assemblea del Pd per decidere sull’argomento è prevista proprio oggi, venerdì 25 febbraio.
Il centrosinistra non sarà comunque unito perché i socialisti di Schietroma schiereranno comunque il loro candidato: Vincenzo Iacovissi, vice segretario nazionale del PSI, che cinque anni fa rinunciò alla sua candidatura per fare posto al candidato del Pd, Fabrizio Cristofari. Questa volta non torneranno indietro. Ad oggi non è possibile sapere la posizione del Movimento 5stelle e quella di Articolo Uno.
Nel centrodestra il ‘ritorno al futuro’ (tra le fila di FdI) è Paolo Fanelli, già sindaco nel lontano 1995, che ora si appresta a capitanare la lista di Fratelli d’Italia.
Intanto la coalizione del dopo Ottaviani si prepara alle Primarie per la Città. Nello schieramento si registra una forte unità che sostiene la candidatura di Riccardo Mastrangeli. Tanto coesa e forte che non si capisce per quale motivo si debbano celebrare le primarie. Mastrangeli, assessore alle Finanze al fianco dello Zar per due consiliature e principale autore del risanamento dei conti della città viaggia in una condizione robusta e già in questi giorni si può individuare una sua presenza da protagonista su molti argomenti ed opere per la città. Senza troppi preamboli si potrebbe dire che ci sono molte probabilità che lo scontro di maggiore impatto sarà tra Domenico Marzi e Riccardo Mastrangeli. Non c’è ufficialità, quindi il condizionale è d’obbligo.
Terzo incomodo sarà dunque il giovane Vincenzo Iacovissi, chiamato a cimentarsi con due personalità di corso assai lungo (Mastrangeli fu eletto Deputato della Repubblica giovanissimo nel 1994 e prima era stato presidente della Circoscrizione Scalo), Marzi, come si è detto, è stato per due volte consecutive Sindaco di Frosinone e per la prima volta fu eletto un quarto di secolo fa. Bella lotta insomma e, almeno oggi, pensiamo che ogni scherzo vale. Poi basta, si fa sul serio.
Per finire: incognita Marini. Il già sindaco di Frosinone è stato dato per parecchio tempo come possibile candidato. Non sarà contento della scelta Marzi che, come detto, è stato suo avversario dieci anni fa. Sarà M contro M… contro M.
