Sbarca in Italia il primo vaccino a base di proteine contro il Covid. Il Nuvaxovid, sviluppato dalla società di biotecnologie americana Novavax, arriverà nel nostro Paese questo fine settimana, come annunciato dal Commissario Francesco Figliuolo, con una prima fornitura da un milione di dosi.
Il vaccino messo a punto da Novavax si basa su una diversa tecnologia rispetto a quelli finora autorizzati in Ue contro il Covid-19. Nuvaxovid si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti, già usata per altri vaccini, come quello già in uso contro l’epatite B e il papilloma virus.
Basandosi su una tecnologia innovativa ma più “classica” rispetto ai vaccini a mRna, che hanno creato diffidenze ingiustificate nei no-vax, la speranza è che serva a convincere gli oltre 1,5 milioni di over 50 ancora senza neanche una dose.
In Europa, Novavax è stato il quinto vaccino a ricevere l’ok da parte dell’Ema, a dicembre, dopo le formulazioni di Pfizer-BioNTech, AstraZeneca-Oxford, Moderna e Johnson & Johnson. Qualche giorno dopo anche l’Agenzia italiana del farmaco ha dato il suo via libera.
Si tratta come detto di un vaccino a base di proteine, ingegnerizzato dalla sequenza genetica del ceppo originale di SARS-CoV-2. Creato grazie alla tecnologia delle nanoparticelle ricombinanti, il vaccino genera l’antigene derivato dalla proteina spike ed è formulato con l’adiuvante Matrix-M, brevettato da Novavax per migliorare la risposta immunitaria e stimolare alti livelli di anticorpi.
Iniettato in forma liquida, contiene antigene proteico purificato e non può replicarsi né provocare Covid-19. Dopo l’inoculazione, il sistema immunitario identifica la proteina e inizia a produrre difese naturali come anticorpi e cellule T.
Il via libera dell’Ema è giunto a seguito di un’attenta analisi dei criteri di sicurezza, efficacia, tollerabilità e qualità delle dosi immunizzanti. I dati sono stati ottenuti da valutazioni precliniche e cliniche e da sperimentazioni sull’uomo.
(Fonte: tg24.sky.it/salute-e-benessere)