Inizierà domani la distribuzione alle Regioni e alle Province autonome dei primi 11.200 trattamenti dell’antivirale Paxlovid, la pillola anti Covid di Pfizer, dopo la firma del contratto tra la struttura del Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo e la casa farmaceutica americana.
Il contratto prevede la fornitura di complessivi 600 mila trattamenti nel corso del 2022, i quali verranno progressivamente distribuiti alle Regioni, non appena disponibili, secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Aifa. “Ci stiamo avviando verso una situazione marcatamente favorevole, tutti i numeri ci indicano che questa è la direzione”.
Le compresse, pensate per essere assunte a casa da chi è malato in forma lieve o moderata, contengono due principi attivi: l’antivirale Nirmatrelvir unito al Ritonavir. Il primo riduce l’abilità del virus di moltiplicarsi e il secondo moltiplica questo effetto. Gli studi dicono che si osserva una riduzione dell’89% dell’ospedalizzazione o della morte se Paxlovid viene somministrato entro 3 giorni dall’inizio dei sintomi, e dell’88% entro 5 giorni. Nel mese successivo al trattamento lo 0,8% dei pazienti trattati col farmaco è stato ricoverato per più di 24 ore, rispetto al 6,3% di coloro che hanno ricevuto un placebo.