lunedì 29 Aprile 2024
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Stooping, ovvero recuperare mobili in strada. Tutto quello che c’è da sapere su questa nuova “tendenza”

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Stooping, divertente e semplice, ed è proprio come nei film americani; un fenomeno che negli U.S.A. è molto consolidato e anche qui da noi, si sta diffondendo a macchia d’olio.  Si tratta dello “stooping” appunto, dal verbo “Stooping - sedie accatastateto stoop”, che vuol dire chinarsi. Nel tempo si è associato questo verbo al raccogliere delle cose in giro, ma non cose qualunque.

Stooping

Stiamo parlando di mobili, divani, specchiere, oggetti d’arredo, servizi di piatti, o addirittura collezioni di fumetti lasciati sul marciapiede. Negli Stati Uniti si organizzano anche delle vendite nei garage e si lasciano delle frecce in giro per indicare dove si svendono i mobili, o dove si regalano proprio. Qui da noi per disfarsi di un armadio, si chiama per lo più un numero per il ritiro dei rifiuti ingombranti, ma la regola tacita è che chiunque passando davanti a casa nostra, può recuperare un divano lasciato sul ciglio della strada. Tutto sommato si tratta di upcycling; che talvolta si avvale del passaparola online. Nelle città universitarie italiane, i ragazzi hanno spesso arredato casa un po’ così, ovvero, recuperando bancali, trasformandoli in divani, letti e altro ancora. Gli espositori di supermercati sono diventati dei porta oggetti utilissimi; però il fenomeno è molto più esteso e perfino raffinato di quanto di creda.

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Riciclo creativo

Chi è un buon osservatore sa che per strada c’è di tutto, persino libri di pregio e lampade ancora in grado di funzionare. La gente si disfa di cose a volte solo perché è stanca e vuole cambiare. Si eredita qualcosa, ma non incontra il nostro gusto. Allora si trovano poltrone, tavoli, armadi, lampadari, complementi d’arredo, che talvolta necessitano solo di qualche piccola riparazione. Si tratta di un riutilizzo creativo a costo zero, o minimo se serve solo una mano di colore. E’ un tocca sana per l’ambiente e può diventare un hobby rilassante. Un fenomeno che ha molte diramazioni, di fatto è molto esteso, basta pensare agli “svuota cantine”, perché tutto sommato, ciò che è spazzatura per qualcuno, può essere un tesoro per qualcun altro. Anche i negozi dell’usato non sono altro che una derivazione del fenomeno.

Portare i mobili in discarica

Naturalmente anche in questo caso, si sono messi in moto i social, perché attraverso le segnalazioni e la localizzazione dei “tesori”, ci si accaparra cose niente male. Andare a caccia di mobili per strada, con la macchina vuota, per alcuni è diventato un passatempo rilassante e per fare qualcosa di diverso in epoca di pandemia. Riguardo le dritte, il modo migliore per trovare qualche piccolo tesoro è quello di controllare il calendario del ritiro dei rifiuti ingombranti.  La sera prima del ritiro è il  momento migliore per fare Shopping gratis. Oppure si può fotografare una sedia e postarla per suggerire a qualcuno di prenderla. Si trova davvero di tutto, dalle poltrone agli armadi e qualche volta anche pezzi di notevole pregio. Come dicevamo, l’arte dell’upcycling nelle grandi città è molto attiva. In una città come New York, c’è un account Instagram che scrive quotidianamente come e dove trovare pezzi d’arredo.

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Restauro mobili usati

Proprio questa è stata di fatto la prima forma organizzata di stooping attraverso Internet. Tutto ha avuto inizio nell’estate del 2019 con una pagina Instagram. Dal social s’individuavano oggetti d’arredo abbandonati in strada, con la geolocalizzazione. La pagina in pochi mesi ha guadagnato circa 80 mila followers, mentre oggi si aggirano attorno ai 246 mila. L’idea poi è rimbalzata in Europa. Anche qui da noi il passaparola sta prendendo piede sui social e si sta allargando molto, quindi basta attivarsi. Attivi sono sempre gli studenti universitari, ma chi vuole essere un po’ creativo, può fare grandi affari. Ogni giorno spuntano foto di tutto ciò che si trova in giro per le città e diciamo che le discariche cominciano ad essere abbastanza frequentate per gli stessi motivi. Anche gli stessi follower prendono la palla al balzo e scrivono di volersi liberare dei loro mobili.

Stooping made in Italy

Fare due conti poi non è difficile, poiché andare a comprare dei mobili nuovi è molto costoso e la qualità non sempre è eccellente. Figuriamoci poi che per il trasporto e montaggio si può arrivare a esborsare cifre come 500,00 euro; un vero salasso. Allora perché non “adottare” un armadio abbandonato? Naturalmente una volta recuperato andrà disinfettato e magari occorrerà una mano di vernice o cambiare qualche cerniera o una maniglia. Con un po’ di bricolage e fai da te, otteniamo come risultato un aiuto per l’ambiente, un oggetto personalizzato e un grande risparmio. Facendo una classifica, la gente predilige recuperare una bella specchiera oppure un armadio. Talvolta però ci vuole pazienza, poiché se si trova un armadio tutto smontato, ci vuole un po’ per capire se fa al caso nostro. Il vantaggio però è che essendo già smontato, lo si può portare via facilmente.

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Stooping in Italia

Certamente il recupero di mobili abbandonati non è un’attività per tutti, però andando su youtube, oppure su instagram, si possono trovare dei tutorial su come ristrutturare un vecchio mobile. Il risultato che si può ottenere, può essere davvero sbalorditivo. Ammirare come alcuni ridanno vita ad una poltrona o ad una scrivania, o un vecchio scrittoio, può davvero ingolosire e invogliare. Alcuni addirittura recuperano mobili a costo zero, investono una piccola cifra per un restauro e rimettono in vendita online l’oggetto, con un guadagno non indifferente. Ciò vuol dire che l’oggetto che sarebbe finito in discarica, può essere anche una fonte di reddito. Inoltre, ricordiamoci che con il recupero dei mobili usati, si può aiutare qualcuno che non potrebbe permettersi di comprarne di nuovi. Si può recuperare delle sedie e chiamare la Caritas che sa farne buon uso, no?

Riciclo creativo

Dalla vetrina Instagram, vi accorgerete che il recupero è veramente vasto: da armadi a poltrone, sedie e tavolini, scrivanie, divani, lampade, cassettoni, librerie e tantissimi oggetti ripescati e portati a casa. L’account Instagram è seguitissimo (per ora conta su 127mila follower) e tra gli utenti che seguono attentamente le segnalazioni

© Riproduzione riservata

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Simona Aiuti
Simona Aiuti
Giornalista, web editor, blogger e autrice di romanzi, Simona Aiuti collabora con il quotidiano online TuNews24.it. Ama lo sport, l’arte in tutte le sue declinazioni e andare per musei e mostre. Si occupa da sempre di costume, italiani nel mondo, eccellenze tricolore e di trovare così le nostre tracce sovente profonde all’estero, anche e soprattutto nella stratificazione storica. Ama la storia, i dettagli dell’archeologia nascosta, la scultura, la poesia e l’arte in generale, in molte delle sue sfaccettature.
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