sabato 20 Aprile 2024
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Frosinone – Magliocchetti: “La nostra provincia penalizzata dalla gestione rifiuti”

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“La provincia di Frosinone continua ad essere considerata la discarica in cui depositare i rifiuti prodotti altrove – ha dichiarato il capogruppo della Lega – Salvini Premier al consiglio di Frosinone, Danilo Magliocchetti – Ieri il Presidente della Saf è stato costretto ad ammettere che l’inquinamento da zinco, presente nei rifiuti lavorati all’interno dell’impianto, proveniva dai rifiuti importati dalla provincia di Latina e non da quelli prodotti dai nostri Comuni. Adesso i soliti visionari la smetteranno, almeno ci auguriamo, di continuare a ripeterci che i rifiuti delle altre province sono solo ricchezza, poiché se gli altri non li smaltiscono in casa, soprattutto quando sono inquinati, o sono troppo intelligenti loro, o siamo troppo fessi noi. E pensare che il ciclo integrato del trattamento fa riferimento al principio secondo il quale gli scarti andrebbero gestiti in impianti di recupero e di smaltimento all’interno di singoli ambiti territoriali corrispondenti alle quattro province e all’area metropolitana di Roma. Con il venir meno della regola del ciclo chiuso dei rifiuti per motivi di costi di gestione e di bilancio, la Saf prende le distanze anche dai presupposti in base ai quali i 90 Comuni della provincia di Frosinone avevano deliberato la costituzione dell’ente. Non solo: diventa evidente, infatti, che il management della Saf non è stato in grado di ottimizzare e razionalizzare i costi dell’impianto e la politica di gestione è ben lontana dagli obiettivi di efficienza, efficacia e contenimento delle spese, in barba ai comportamenti virtuosi dei Comuni autosufficienti e promotori della raccolta differenziata. Tra questi, c’è sicuramente Frosinone, che con il servizio esteso a tutta la città introdotto dall’amministrazione Ottaviani, ha superato una percentuale del 72%. Per questi motivi, ritengo che i trionfalismi dell’ente di Colfelice siano del tutto fuori luogo, tenuto conto, anche, del problema della presenza di zinco che si è risolto a distanza di mesi. Va considerato, del resto che il blocco causato da livelli anomali di zinco si è verificato ad ottobre, mentre l’Arpa Lazio, già ad agosto, ne aveva riscontrato la presenza nei rifiuti Saf. Nonostante tale situazione fosse nota alla dirigenza già da diversi mesi, quindi, perché si è esitato a prendere provvedimenti? Non ci sentiamo, quindi, di condividere i toni entusiastici delle dichiarazioni del management Saf, dal momento che tale gestione dei rifiuti penalizza la provincia di Frosinone, ancora una volta considerata la discarica della regione, e ha costi elevati che pesano sulle tasche dei cittadini”.
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Monica D'Annibale
Monica D'Annibalehttps://www.tunews24.it
Laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale con una tesi dal titolo "Il giornalismo partecipativo e la viralizzazione delle notizie". Collabora con il quotidiano online "TuNews24.it" e con il settimanale cartaceo "Tu News", dove all'interno cura anche la rubrica enogastronomica "Tu Food". In passato ha collaborato anche con il quotidiano "Ciociaria Oggi" e con il quotidiano online "L'Unico - Quotidiano Indipendente di Roma".
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